Al 95% dei voti scrutinati il partito di Benjamin Netanyahu, il Likud, conta 35 seggi al parlamento israeliano, così come il Kahol Lavan di Benny Gantz. Il premier uscente però si riconfermerà per un quinto mandato grazie ai voti della coalizione di destra che potrà contare su 65 dei 120 seggi della Knesset, 16 dei quali sono andati ai partiti ultra-ortodossi Shas e United Torah Judaism (Haaretz).

Ora si procederà allo spoglio del voto dei soldati, le cui preferenze di norma vanno ai partiti di destra. Intanto Avigdor Lieberman, il cui partito ‘Israele casa nostra’ ha guadagnato 5 seggi, ha annunciato che raccomanderà al presidente Reuven Rivlin l’affidamento dell’incarico a Netanyahu. Lo stesso hanno detto i partiti religiosi Shas (8 seggi) e Torah unita (8). Al momento non ha ancora superato la soglia elettorale del 3,25% ‘Nuova destra’, partito degli attuali ministri Naftali Bennett e Ayelet Shaked (Ansa).

”La nostra è stata una vittoria che non si poteva nemmeno immaginare”, ha detto il premier israeliano. ”Il popolo di Israele mi ha confermato la fiducia per la quinta volta”. Gantz, il cui partito ad ora ha 35 seggi come il Likud, ha poi affermato, citato dai media, che non si ritirerà dal “pubblico dovere di rappresentare oltre un milione di gente che ha chiesto qualcosa di differente. È una vittoria storica senza precedenti. Dobbiamo essere orgogliosi”. 

Durante la giornata la polizia israeliana aveva confiscato 1.200 microcamere che gli attivisti del Likud volevano utilizzare per controllare le operazioni di voto nei seggi delle comunità arabe. Secondo Netanyahu le telecamere assicurerebbero la correttezza del voto (Times of Israel).

com.unica, 10 aprile 2019