Il Presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker prefigura una paralisi post elezioni in Italia ipotizzando un “governo non operativo”: “Dobbiamo prepararci allo scenario peggiore”, ha detto ieri intervenendo a gamba tesa nel dibattito politico italiano. Dichiarazioni che hanno scatenato la preoccupazione dei mercati. La borsa di Milano ha chiuso in negativo (-0,8%), unica maglia nera d’Europa. Lo spread è salito a 137 punti (Il Sole 24 Ore).  “Non sono d’accordo nel vedere un salto nel buio. I governi sono tutti operativi”, ha replicato il Premier Paolo Gentiloni. In seguito, è arrivata anche la rettifica dello stesso Juncker (Ansa). Ma “l’Italia non è l’unica mina vagante nel panorama politico europeo”, scrive La Stampa.

Silvio Berlusconi ha ribadito che sarà Forza Italia a indicare il premier: “La Lega è a 4 punti da noi”, ha dichiarato a Radio Capital (La Repubblica). “Me ne frego”, ha detto il leader di FI, a margine di un incontro organizzato dall’Associazione nazionale costruttori edili a chi gli chiedeva se spera ancora nella sentenza della corte di Strasburgo sulla legittimità della sua incandidabilità (Il Fatto Quotidiano). Intanto Anonymous Italia ha rivendicato un attacco hacker contro i siti web di Matteo Salvini e della Lega Nord. “Abbiamo deciso di rendere pubbliche 70 mila email”, scrivono gli hacker in un post sul loro blog (La Repubblica).

Secondo quanto riportano le agenzie Ansa e Agi, la squadra di governo del Movimento Cinque Stelle sarebbe pronta, anche se il problema per Di Maio è quello di trovare candidati credibili dopo i tantissimi no ricevuti. I ministri saranno una ventina, tra cui il dicastero alla famiglia e addirittura alla meritocrazia. I ruoli chiave saranno occupati da donne (Ansa). “Manca solo un tassello, dobbiamo scegliere tra due o tre nomi”, fanno sapere dal Movimento sottolineando come la squadra di governo sia composta da “personalità riconosciute che condividono i nostri ideali”. Ma Di Maio in queste ore deve far fronte a un’altra grana, non di poco conto: Salvatore Caiata, imprenditore e candidato grillino lucano alle prossime elezioni, è indagato dalla procura di Siena nell’ambito di una inchiesta per riciclaggio di denaro.

(com.unica, 23 febbraio 2018)