In un video appello Juan Guaidó ha esortato la popolazione e i militari alla rivolta per la “cessazione definitiva dell’usurpazione”. I militari sembrano però ancora appoggiare Maduro, che ha parlato di “tentativo di golpe”. Alcuni blindati dell’esercito venezuelano hanno investito i dimostranti antigovernativi a Caracas. Uno dei blindati ha sparato con il cannone ad acqua, circondato dalla folla, poi avanza, investendo almeno un dimostrante. Un altro blindato ha fatto la stessa cosa poco distante. E si contano decine di feriti dopo gli scontri. Sarebbero almeno 35, e secondo altri report oltre 50. Tra questi un colonnello delle forze bolivariane, come annunciato dallo stesso governo.

In un video di quasi tre minuti diffuso attraverso Youtube, Guaidò ha sostenuto che “sapevamo che l’inizio non sarebbe stato facile” entrare in azione, ma “abbiamo dimostrato che ci sono soldati disposti a difendere la Costituzione”. Posso assicurarvi che Maduro “non gode del rispetto delle Forze armate” (Ansa). Avevamo informazioni certe, ha aggiunto, che “l’Urupatore aveva tutto pronto per andarsene, e che sono state forze straniere che lo hanno obbligato a restare. Oggi non ha fatto altro che nascondersi”. Abbiamo cominciato ieri, ha concluso, ed “oggi torneremo di nuovo in forma sostenuta nelle strade fino a mettere fine all’usurpazione”. “Abbiamo parlato con i nostri alleati nella comunità internazionale – ha scritto ancora su Twitter Juan Guaidò – e abbiamo il loro forte sostegno per questo irreversibile processo di cambiamento nel nostro Paese. L’Operazione Libertà è iniziata e resisteremo fino a raggiungere un Venezuela libero”. 

Trump ha minacciato un embargo totale su Cuba, se il governo cubano non sospenderà immediatamente il suo sostegno a Maduro (CBS). Intervistato dalla CNN, il segretario di Stato Mike Pompeo ha detto che la Russia avrebbe impedito a Nicolas Maduro di scappare a Cuba.

com.unica, 1 maggio 2019