Le stime del rapporto “Levels and trends in child malnutrition” redatto da UNICEF, OMS e Gruppo della Banca Mondial

Nel 2022 erano 37 milioni i bambini sotto i 5 anni colpiti da sovrappeso nel mondo, vale a dire il 5,6% del totale. Queste le stime contenute nel rapporto “Levels and trends in child malnutrition”, diffuso oggi in occasione della Giornata mondiale dell’Obesità.

Redatto da UNICEF, OMS e Gruppo della Banca Mondiale, il rapporto sulla malnutrizione dei bambini svela che, sempre nel 2022, in Asia erano 17,7 milioni i bambini sotto i 5 anni in sovrappeso, in Africa 10,2 milioni, in America Latina e Caraibi 4,2, in Europa 2,6 milioni, in Oceania 0,2 milioni. Nei paesi a reddito alto e medio-alto, dove vive il 31% di tutti i bambini del mondo sotto i 5 anni, è concentrato il 48% di tutti i bambini colpiti da sovrappeso. In Europa meridionale nel 2022 erano 500.000 i bambini in sovrappeso, pari all’8,3% dei bambini sotto i 5 anni.

Secondo il recente rapporto “La condizione dei bambini nell’Unione Europea”, l’incidenza dell’obesità e del sovrappeso è diventata una delle principali preoccupazioni all’interno dell’UE e a livello globale. I tassi stimati di bambini e giovani fino a 19 anni in sovrappeso/obesi nel 2019 variano dal 20-25% in Estonia, Lettonia e Lituania al 40% circa a Cipro e in Grecia.

L’Italia è al 4° posto nell’Unione Europea tra i più colpiti, con una percentuale intorno al 36% per le ragazze e al 43% per i ragazzi. Come ricordato dall’Unicef, un’alimentazione adeguata è un diritto umano fondamentale per ogni bambino e un percorso verso un futuro più sano. Purtroppo, l’ambiente alimentare in cui vivono oggi milioni di bambini rappresenta una minaccia crescente per la loro salute e il loro benessere. Milioni di bambini oggi mangiano troppo cibo sbagliato, denuncia l’agenzia Onu, spiegando che questa prassi contribuisce a un rapido aumento di sovrappeso e obesità, con conseguenti problematiche di salute gravi e a lungo termine.
I cambiamenti negativi senza precedenti nell’ambiente alimentare dei bambini – dove vivono, imparano, giocano e mangiano – sono alla base di queste tendenze. Con la facile accessibilità di cibi poco sani e a basso costo, i bambini – soprattutto quelli in condizioni di povertà – non ricevono la dieta nutriente di cui hanno bisogno per una crescita sana. Il marketing del cibo spazzatura, sfruttato e non regolamentato, svolge un ruolo enorme in questa crisi ed è direttamente collegato all’aumento del sovrappeso, dell’obesità e delle cattive condizioni di salute dei bambini. Raggiunge i bambini attraverso la pubblicità su carta stampata, la televisione e gli spazi online.

“Abbiamo la possibilità di trasformare i sistemi alimentari e garantire a tutti i bambini, indipendentemente dal luogo in cui vivono, un accesso equo a opzioni più sane e nutrienti che favoriscano il loro benessere fisico e mentale”, sottolinea l’Unicef. “Altrettanto importante è la necessità di aprire un dialogo empatico sul sovrappeso e l’obesità. Incolpare gli individui per il loro peso è controproducente e può avere un impatto negativo sulla salute emotiva e fisica dei bambini che vivono in sovrappeso e obesità. L’obesità durante l’infanzia è sempre più associata al bullismo e allo stigma, che mettono a dura prova la salute mentale dei bambini e li scoraggiano dall’adottare abitudini sane. Dobbiamo fare tutto il possibile per favorire un ambiente favorevole e destigmatizzare l’obesità”.

In occasione della Giornata mondiale dell’Obesità, Unicef Italia ha curato la versione italiana del Vademecum “Sei consigli su come educare tuo figlio a una sana alimentazione.

com.unica, 5 marzo 2024