Nel corso di una conferenza stampa congiunta alla casa Bianca con il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente statunitense Joe Biden ha affermato di essere “pronto a parlare con Putin se mostra segnali di voler cessare la guerra” . Il presidente francese ha dichiarato alla Abc che un negoziato di pace per mettere fine all’aggressione russa in Ucraina è “ancora possibile”. In un comunicato congiunto, i due leader hanno ribadito il sostegno all’Ucraina e annunciato una conferenza internazionale a Parigi il 13 dicembre per raccogliere aiuti per Kiev.

Biden ha inoltre riconosciuto che la Francia e gli Stati Uniti hanno avuto occasionalmente “alcune lievi disaccordi, ma mai in modo fondamentale”. E ha sottolineato l’unità dimostrata dai due paesi che si oppongono all’invasione russa dell’Ucraina. “Oggi ribadiamo che, come ho detto, ci schiereremo insieme contro questa brutalità”, ha detto Biden. “E continueremo a sostenere con forza il popolo ucraino mentre difende le proprie case, le proprie famiglie, i propri asili nido, i propri ospedali, la propria sovranità, la propria integrità contro l’aggressione russa”.

Intanto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha accusato Usa e Nato di essere direttamente coinvolti nel conflitto in Ucraina. Lavrov ha indicato come esempio positivo l’ex segretario di Stato americano John Kerry, definendolo “una persona che aiuterebbe a risolvere i problemi insieme”.

Al termine dell’incontro a Berlino con il segretario della Nato Jens Stoltenberg, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ribadito il supporto all’Ucraina. Secondo Kiev, la Russia sta usando missili nucleari con testate non esplosive per esaurire le difese aeree dell’Ucraina. Ieri in Russia è entrato in vigore l’ordine del Servizio di sicurezza federale che impone il divieto di discutere pubblicamente di temi militari.

Sebastiano Catte, com.unica 2 dicembre 2022