La Commissione europea ha proposto ieri nuove norme per stabilire misure comuni in materia di cibersicurezza e sicurezza delle informazioni nelle istituzioni, negli organi e negli organismi dell’UE. La proposta è volta a rafforzare le capacità di resilienza e di risposta di questi soggetti rispetto agli incidenti e alle minacce informatiche, come pure a garantire la resilienza e la sicurezza della pubblica amministrazione dell’UE in un contesto di crescenti attività informatiche dolose nel panorama globale.

“In un ambiente connesso, un singolo incidente di cibersicurezza può incidere su un’intera organizzazione – ha commentato Johannes Hahn, Commissario per il Bilancio e l’amministrazione -. Per questo motivo è fondamentale costruire un solido scudo contro le minacce informatiche e gli incidenti informatici che potrebbero perturbare la nostra capacità di agire. I regolamenti che stiamo proponendo oggi sono una pietra miliare nel panorama della cibersicurezza e della sicurezza delle informazioni dell’UE. Sono basati su una cooperazione rafforzata e sul sostegno reciproco tra le istituzioni, gli organi e gli organismi dell’UE, e sul coordinamento della preparazione e della risposta. Si tratta di un vero e proprio sforzo collettivo a livello dell’UE.”

Nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle crescenti sfide geopolitiche, un approccio comune alla cibersicurezza e alla sicurezza delle informazioni è imprescindibile. Alla luce di ciò la Commissione ha proposto un regolamento sulla cibersicurezza e un regolamento sulla sicurezza delle informazioni. Stabilendo priorità e quadri comuni, tali norme rafforzeranno ulteriormente la cooperazione interistituzionale, ridurranno al minimo l’esposizione ai rischi e consolideranno la cultura della sicurezza dell’UE.

Regolamento sulla cibersicurezza
Il proposto regolamento sulla cibersicurezza introdurrà un quadro di gestione, di governance e di controllo dei rischi nel settore della cibersicurezza. Porterà alla creazione di un nuovo comitato interistituzionale per la cibersicurezza, accrescerà le capacità in materia di cibersicurezza, e incentiverà periodiche valutazioni di maturità e una maggiore igiene informatica. Amplierà inoltre il mandato della squadra di pronto intervento informatico delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell’UE (CERT-EU), che fungerà da piattaforma di intelligence relativa alle minacce, di scambio di informazioni sulla cibersicurezza e di coordinamento della risposta in caso di incidenti, da organo consultivo centrale e da prestatore di servizi.
Elementi chiave della proposta di regolamento sulla cibersicurezza: Rafforzare il mandato del CERT-UE e fornire le risorse necessarie per il suo assolvimento; Esigere che tutte le istituzioni, gli organi e gli organismi dell’UE; Istituire un nuovo comitato interistituzionale per la cibersicurezza per guidare e monitorare l’attuazione del regolamento e per indirizzare il CERT-EU; Rinominare il CERT-UE da “squadra di pronto intervento informatico” in “centro per la cibersicurezza” in linea con gli sviluppi negli Stati membri e a livello globale, pur mantenendo l’abbreviazione CERT-UE per il riconoscimento del nome.

Regolamento sulla sicurezza delle informazioni
Il proposto regolamento sulla sicurezza delle informazioni creerà una serie minima di norme e standard sulla sicurezza delle informazioni per tutte le istituzioni, tutti gli organi e tutti gli organismi dell’UE, per garantire una protezione rafforzata e uniforme contro l’evoluzione delle minacce alle informazioni. Queste nuove norme costituiranno un terreno stabile per uno scambio sicuro di informazioni tra le istituzioni, gli organi e gli organismi dell’UE e con gli Stati membri, in base a pratiche e misure standardizzate per proteggere i flussi di informazioni.

Elementi chiave della proposta di regolamento sulla sicurezza delle informazioni: Predisporre una governance efficace per promuovere la cooperazione tra tutte le istituzioni, gli organi e gli organismi dell’UE, in particolare un gruppo di coordinamento interistituzionale per la sicurezza delle informazioni; Istituire un approccio comune per la categorizzazione delle informazioni, basato sul livello di riservatezza; Modernizzare la politica di sicurezza delle informazioni, includendovi pienamente la trasformazione digitale e il lavoro da remoto; Razionalizzare le pratiche attuali e conseguire una maggiore compatibilità tra i sistemi e i dispositivi rilevanti.

com.unica, 23 marzo 2022