Intanto Italia e Francia spingono per avere al più presto i vaccini AstraZeneca

L’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha autorizzato il vaccino contro il coronavirus prodotto da Moderna, che si affianca così a quello di Pfizer/BioNTech. L’Ema ha raccomandato di utilizzare il vaccino per le persone di età superiore ai 18 anni. In uno studio clinico condotto su circa 28.000 persone, il vaccino mRNA a due dosi è risultato efficace per il 94,1% nella prevenzione dei casi di COVID-19 e quasi il 91% per la prevenzione di casi gravi.  “Questo vaccino ci fornisce un altro strumento per superare l’emergenza attuale”, ha scritto in un comunicato stampa il direttore esecutivo dell’EMA Emer Cooke. “È una testimonianza degli sforzi e dell’impegno di tutte le parti coinvolte”, ha aggiunto. Cooke ha poi assicurato che “come per tutti i medicinali, monitoreremo attentamente i dati sulla sicurezza e l’efficacia del vaccino per garantire una protezione continua” e che il lavoro dell’Ema “sarà sempre guidato dalle prove scientifiche e dal nostro impegno a salvaguardare la salute dei cittadini dell’Ue”.

La Commissione ha già ottenuto 160 milioni di dosi del vaccino e le consegne inizieranno la prossima settimana. “Ora devono seguire le vaccinazioni rapide”, ha scritto su Twitter il commissario per la salute Stella Kyriakides subito dopo l’approvazione. Il via libera arriva nel momento in cui l’Unione europea si trova sotto il fuoco delle critiche per la lentezza con cui procede con il via libera alle vaccinazioni. In particolare rispetto ad altri paesi come Stati Uniti e Regno Unito, che hanno già lanciato due vaccini e vaccinato rispettivamente più di 5 milioni e 1 milione di persone. Nel frattempo, la Russia ha vaccinato 1 milione e Israele ha coperto più del 12% della sua popolazione.

Come per il vaccino BioNTech / Pfizer, l’approvazione del vaccino Moderna non permetterà di accelerare immediatamente le lente campagne di vaccinazione dell’UE. Il lancio richiederà tempo in quanto i paesi europei faticano a usarli in gran numero e alcuni di essi non lo hanno nemmeno ordinato, anche in considerazione del fatto che è il vaccino più costoso: il prezzo è di 18 dollari a dose, mentre il BioNTech / Pfizer è di 12 dollari. Il vantaggio del vaccino Moderna è legato al fatto che  non ha bisogno di essere conservato in ghiaccio secco, il che potrebbe rendere più facile l’implementazione (deve essere mantenuto a -20 gradi Celsius e può essere conservato in un frigorifero standard per 30 giorni).

Considerate però le forti criticità legate ai tempi e ai costi Italia e Francia spingono ora insieme per avere al più presto i vaccini AstraZeneca. I ministri della Sanità Speranza e Véran lavorano per una approvazione entro fine gennaio, sottolinea oggi Repubblica, soprattutto perché le forniture di Oxford diventano vitali per la campagna di massa. Ci sono però ancora alcuni aspetti che l’Agenzia europea del farmaco deve ancora chiarire in maniera definitiva. “Il dossier di AstraZeneca è arrivato dopo quelli di Pfizer, che abbiamo autorizzato anticipando di una settimana la valutazione, e di Moderna. “L’ultimo pacchetto di dati – ha detto in una recente intervista a La Stampa il membro dell’Ema Armando Genazzani – ci è stato sottomesso dall’azienda il 21 dicembre, ed è richiesto un tempo tecnico per leggere le carte, capirle, rilevare gli approfondimenti da richiedere”.

com.unica, 7 gennaio 2021