Pino Pelloni e gli amici della Fondazione Giuseppe Levi Pelloni sono vicini ai figli e ai nipoti, agli amici repubblicani e garibaldini che piangono la scomparsa di Anita Garibaldi Hibbert. Anita Garibaldi, figlia di Ezio Garibaldi, nipote di Ricciotti e pronipote dell’ Eroe dei Due Mondi Giuseppe Garibaldi e di Anita, donna fiaccola ardente dell’Ideale Risorgimentale, trasmesso con passione ed entusiasmo in tutta la sua vita, in particolare a generazioni di giovani “speranzini”, a lei tanto cari per la costruzione di un futuro migliore, è morta a Londra all’età di 84 anni. La Fondazione Giuseppe Levi Pelloni organizzò insieme all’Associazione della signora Garibaldi Hibbert un convegno in Campidoglio sulla figura dell’Eroe dei Due mondi che riscosse grande successo.

Anita Garibaldi nasce in Svizzera a Lugano, unica figlia nata del matrimonio tra Ezio Garibaldi e da Hope McMichael, della famosa e distinta Famiglia dei McMichael di Filadelfia. Ezio Garibaldi, pluri decorato al valore, era il figlio più giovane del Generale Ricciotti Garibaldi e nipote di Giuseppe Garibaldi. Anita fin da piccola ha rappresentato con suo padre la Famiglia Garibaldi in occasione di eventi ufficiali in Italia e all’estero.

Nel 1948 sposa Raymond Hibbert, che all’epoca svolgeva servizio nazionale a Roma per poi tornare nel Regno Unito. Come moglie, Anita ha sempre sostenuto il brillante marito durante la sua carriera come funzionario e diplomatico britannico. Contemporaneamente, Anita cresceva i loro cinque figli. Per tutta la vita ha provato amore per l’Inghilterra come seconda Patria, ispirata dalla nonna inglese Constance Hopcraft Garibaldi, nota in Italia come: Donna Costanza.

Anita ha lavorato nel Regno Unito per trentacinque anni, di cui sei a Parigi presso l’Ambasciata Britannica, e come professoressa qualificata, prima di tornare a Roma dove assume la qualifica di Giornalista accreditata dedicandosi al servizio pubblico nel campo della cultura, della politica e della giustizia sociale. I suoi interessi si sono estesi ampiamente tra educazione, economia, cultura e storia. Tutto questo si evidenzia diffusamente dai suoi eventi di beneficenza in giro per l’Italia, dall’accuratissimo lavoro svolto per le televisioni, dove le sue ricerche hanno costituito la base di molti documentari.

Ha dedicato tutta le vita alla promozione della consapevolezza e alla memoria del patrimonio culturale di Garibaldi, che le ha portato fama ed amore in tutto il mondo. Lavoratrice instancabile, ha mantenuto viva la storia ed i valori del Risorgimento Italiano, in modo particolare nella formazione e nel sostegno dei giovani, attraverso l’Associazione Nazionale Giuseppe Garibaldi e la Fondazione Giuseppe Garibaldi.

Ha avuto numerosi riconoscimenti in molte città d’Italia e all’estero come la cittadinanza onoraria della City di Londra, e di Nizza. Ed ancora tra tanti in Italia: Cittadinanza Onoraria di Teano, Calatafimi, Camogli.

In politica, è stata esponsabile della sezione Europea e rappresentante regionale del Partito Socialista Italiano. Ha partecipato come candidata alle elezioni per il Senato a Velletri ottenendo 37.000 preferenze. Non dimentichiamo che ha rappresentato l’Italia per diverse organizzazioni tra le quali LICRA (Lega per la difesa dei diritti Umani) e la Fondazione Culturale Europea. È stata una forte sostenitrice dello sviluppo professionale delle donne e dei loro diritti. Attraverso sua madre Hope, Anita divenne membro del Colonial Dames of America, fondando il movimento Mille Donne per l’Italia ed è stata membro dell’American Women’s Association a Roma.

Il suo grande contributo all’Italia è stato ufficialmente riconosciuto nel 1999 dal Presidente dellla Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che le ha conferito l’onorificenza come Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.

Ha scritto e pubblicato numerosi libri sui suoi antenati, tra gli ultimi ricordiamo: Nate dal MareLa Donna del Generale e l’ultimo, di recente pubblicazione, Un Garibaldi contro il Patto d’AcciaioLascia cinque figli, numerosi amati nipoti e pronipoti e una grande Famiglia Garibaldina.

com.unica, 30 settembre 2020