Il vertice europeo dedicato al Recovery fund e al prossimo bilancio pluriennale ha terminato il dibattito su tutti i punti ma non si sono registrati significativi progressi. Il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha annunciato al termine della riunione un incontro da fissare attorno alla metà di luglio. “C’è un consenso emergente”, ma non bisogna “sottostimare le differenze di visione”, ha detto al termine dell’incontro. Per il premier olandese Mark Rutte non c’è motivo di avere fretta. Concorda anche la premier finlandese Sanna Marin, in prima fila nel difendere le ragioni dei paesi cosiddetti “frugali”: “Non possiamo accettare la proposta della Commissione così com’è”.

“Sul fronte interno, l’Italia ha già avviato una consultazione nazionale con tutte le forze politiche, produttive e sociali per elaborare un piano di investimenti e riforme che ci consenta di non ripristinare la situazione pre-Covid 19 ma di migliorare il livello di produttività e di crescita economica” ha affermato il premier Giuseppe Conte nel corso della riunione. “La proposta della Commissione è equa e ben bilanciata – ha proseguito Conte –. Sarebbe un grave errore scendere al di sotto delle risorse finanziarie già indicate. E anche la combinazione tra prestiti e sussidi è ben costruita. Anche i tempi sono molto importanti. Dobbiamo assolutamente chiudere l’accordo entro luglio. E dobbiamo assecondare gli sforzi della Commissione di rendere disponibili alcune risorse già per quest’anno”. 

“Oggi attraversiamo una tappa cruciale verso l’uscita dalla crisi”, ha scritto invece la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen. “Sono felice di presentare il Next Generation Eu al Consiglio europeo. Il nostro pacchetto aiuterà l’Europa per una ripresa resiliente, sostenibile e digitale. Ora dobbiamo unire i nostri sforzi, non è consentito alcun ritardo”, ha continuato su Twitter.

com.unica, 20 giugno 2020