Non si placano negli Stati Uniti le proteste in tutte le principali città a una settimana dall’uccisione di George Floyd, la cui morte – così è stato accertato da un’autopsia indipendente – è avvenuta per strangolamento. “Non posso respirare, mamma aiuto” sono state le sue ultime strazianti parole: Floyd, afroamericano, era stato ammanettato e tenuto a terra da tre poliziotti; uno di loro, Derek Chauvin, l’unico al momento incriminato, ha tenuto il ginocchio premuto sul collo di Floyd per 8 minuti e 46 secondi, di cui quasi tre dopo che l’uomo aveva smesso di respirare. Portato via da un’ambulanza, Floyd è stato dichiarato morto poco dopo.

Intanto in almeno 40 città del Paese è stato imposto il coprifuoco, in molti casi violato, e tre persone sono rimaste uccise negli scontri con le forze dell’ordine (una in Kentucky e due in Iowa, secondo i media americani). Le proteste hanno raggiunto anche le strade intorno alla Casa Bianca, a Washington DC, dove i manifestanti sono stati dispersi con la forza dalla polizia. Due persone sono rimaste uccise durante i disordini a Chicago. Ancora non chiara la dinamica dell’episodio. Oltre 4.400 persone sono state arrestate, mentre il presidente Usa Donald Trump, che ha trascorso anche la scorsa notte in un bunker della Casa Bianca, avrebbe accusato la maggior parte dei governatori di “essere deboli” nella gestione delle proteste.

“Io sono il presidente dell’ordine e della legalita’”, ha urlato il tycoon, mentre in sottofondo si udiva l’eco degli spari dei gas lacrimogeni lanciati dalla polizia militare contro i manifestanti che, sfidando il coprifuoco, stavano pero’ protestando pacificamente. “Il presidente ha il diritto di difendere il suo Paese e di proteggere la sua nazione. Non possiamo permettere che le proteste pacifiche vengano manipolate da anarchici di professione e gruppi antifa”, ha affermato Trump. Solo poco piu’ tardi si e’ capito il perche’ di una carica delle forze dell’ordine apparsa senza senso, usando anche proiettili di gomma e agenti a cavallo contro manifestanti fino ad allora innocui: finito di parlare alla nazione il presidente e’ voluto uscire a piedi dalla Casa Bianca per dirigersi verso la vicina St. John Episcopal Church.

com.unica, 2 giugno 2020