Il Capo dello Stato a L’Aquila per l’inaugurazione del nuovo anno scolastico

“L’incontro di oggi è un richiamo ai valori della scuola e al tempo stesso alla sua necessaria apertura all’intera società, alla comunità di cui ciascuno di noi è parte”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che oggi pomeriggio è intervenuto nel cortile della Scuola Primaria “Mariele Ventre” – Circolo Didattico “Amiternum” a L’Aquila a “Tutti a Scuola”, la cerimonia nazionale di inaugurazione del nuovo anno scolastico. Con il Capo dello Stato il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti. In platea e sul palco hanno animato la festa circa mille alunni di 350 istituti di tutta Italia e numerose personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport.
“La scuola è la finestra di opportunità per il futuro di ciascun giovane” ha detto in questa occasione il Presidente Mattarella che, prima della cerimonia, ha deposto un fiore presso la “Pietra del Ricordo”, inaugurata nello scorso aprile, in occasione del decennale del sisma, in memoria degli studenti vittime del sisma del 2009.
“Compito della Repubblica è garantirla costantemente”, ha aggiunto il Presidente. “Dobbiamo renderla più forte ed efficace”.
“La nostra società ha bisogno di ascolto, di dialogo, di rispetto degli altri, di maggiore fiducia. E la fiducia comincia dalla scuola”, ha detto Mattarella, prima di ribadire la necessità di maggior dialogo tra scuola e famiglia.
“La scuola e la famiglia devono parlarsi, incontrarsi, collaborare tra loro. Una società aggressiva, attraversata dal risentimento, orientata a esaltare l’interesse individuale a discapito della comunità, – ha ammonito il capo dello stato – rischia di accentuare le fratture tra insegnanti e genitori”.
Citati i “tanti meriti” da “riconoscere agli insegnanti, ai maestri, ai professori, che mettono la loro passione e la loro preparazione a servizio dei giovani”, Mattarella ha ricordato che “non sempre essi ricevono dalla società e dalle istituzioni il riconoscimento loro dovuto”.
“Investire nella scuola è la scelta più produttiva sia per le istituzioni sia per le famiglie. Accresce il capitale sociale del Paese. Rinunciare alla formazione, o vivere la scuola senza impegno, è spesso l’anticamera dell’emarginazione, della povertà, dell’illegalità”, ha detto ancora il Presidente che, a 10 anni dal terremoto de L’Aquila, non poteva non parlare di sicurezza: “agli insegnanti, agli studenti, alle loro famiglie va garantita ovunque la massima cura per la sicurezza degli edifici, secondo gli standard esigenti che consentono oggi le moderne tecnologie”, ha detto in proposito il Capo dello Stato, che ha aggiunto: “le pubbliche istituzioni sono chiamate a sostenere i programmi di ricostruzione, offrendo a L’Aquila le opportunità che la sua gente e la sua storia meritano e, in egual modo, devono rispettare gli impegni verso le altre comunità colpite da sismi in anni più recenti”. 

com.unica, 16 settembre 2019