Con l’avvicinarsi delle elezioni europee, la Commissione europea e il Servizio europeo per l’azione esterna, in collaborazione con le altre istituzioni dell’UE e con gli Stati membri, hanno intensificato le attività volte a garantire che i cittadini possano scegliere senza essere condizionati da manipolazioni, disinformazione o interferenze dall’interno o dall’esterno dell’UE. In questo quadro si inserisce l’attuazione del piano d’azione dell’UE contro la disinformazione, presentato dalla Commissione e dall’Alta Rappresentante il 5 dicembre scorso. 

Nel febbraio 2019 la Commissione ha anche pubblicato le relazioni di Facebook, Google e Twitter (firmatari del codice di buone pratiche) sui progressi compiuti nella lotta contro la disinformazione. In quella occasione la Commissione ha chiesto alle piattaforme di impegnarsi di più in tempi rapidi in tutti gli Stati membri per contribuire a garantire l’integrità delle elezioni del Parlamento europeo di maggio.

Domani, 19 marzo, il Vicepresidente Ansip e i Commissari Jourová, King e Gabriel incontreranno i rappresentanti delle piattaforme online per discutere degli ulteriori progressi da compiere per attuare il codice di buone pratiche.  Oggi è stato presentato uno dei principali risultati del piano d’azione, il sistema di allarme rapido, che mira a migliorare il coordinamento, l’analisi e le risposte comuni alla disinformazione tramite la creazione di una piattaforma digitale dedicata per una rete di punti di contatto dei 28 Stati membri dell’UE e delle sue istituzioni, operante in stretta collaborazione con la rete europea di cooperazione in materia elettorale.
Facendo seguito alle misure presentate per garantire elezioni libere e regolari nel discorso sullo stato dell’Unione di settembre 2018 del Presidente Juncker, la Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere Vera Jourová ha scritto ai partiti politici nazionali invitandoli a garantire la trasparenza dei messaggi pubblicitari di natura politica, ad essere pronti ad affrontare i ciberattacchi e a rispettare le norme europee sulla protezione dei dati durante la campagna elettorale. 

com.unica, 19 marzo 2019