Il titolo del popolare social media ha perso il 18,96% a Wall Street dopo aver avvisato gli analisti che l’epoca della crescita a tassi del 40-50% potrebbe essere finita, avendo raggiunto 2,2 miliardi di utenti nel mondo. Il crollo in Borsa toglie al titolo quasi 120 miliardi di dollari di valorizzazione, record storico di calo in una giornata per Wall Street (Marketwatch). Anche con la crescita più lenta di un tempo, Facebook ha 50 miliardi di euro di ricavi pubblicitari all’anno, con una forte marginalità. La domanda che si fa il mercato è: può valere 500 miliardi? (Bloomberg). Non è da escludere che la società fondata da Mark Zuckerberg stia facendo esattamente quello che aveva promesso da molti mesi: la società sta spendendo di più e sta cambiando le sue priorità, per garantire che le sue pagine siano luoghi più più sani. Si tratta di decisioni che forse a lungo termine faranno bene anche alle stesse finanze di Facebook. 

Lo stesso Mark Zuckerberg aveva in realtà avvisato di una nuova fase, ma nessuno l’aveva ascoltato, scrive Business Insider. Non c’è stato un crollo causato dal caso Cambridge Analytica. L’ex manager Facebook, Antonio García Martínez, spiega che è una buona notizia, sul lungo termine.‏

Amazon invece raggiunge risultati record. Il gruppo dell’ecommerce chiude un trimestre con 52,8 miliardi di ricavi e 2,5 miliardi di utile. Il margine positivo è dovuto soprattutto ai servizi cloud e alla crescita dei ricavi pubblicitari sulla piattaforma (Bloomberg).

Sebastiano Catte, com.unica 27 luglio 2018