È di almeno 74 morti il bilancio delle vittime degli incendi che hanno devastato la regione attorno ad Atene, ma si teme che possano essere molti di più. Si rafforza l’ipotesi della matrice dolosa (Bbc). Atene chiede aiuto all’Europa, mentre il premier Tsipras ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.

La situazione è drammatica: migliaia le persone evacuate, la località di Mati, la più colpita, è incenerita. Il fumo denso ha raggiunto la capitale, con il Partenone avvolto da una nube fitta. Il governo greco ha chiesto aiuto all’Europa. La Farnesina ha fatto sapere che “l’Unità di Crisi e l’Ambasciata ad Atene lavorano per verificare con le autorità locali e per assicurare assistenza ai connazionali” che potrebbero essere nell’area interessata dall’emergenza o che potrebbero subire disagi in seguito al disastro. L’Italia è tra i Paesi che hanno offerto aiuto alla Grecia – che ha attivato il meccanismo europeo di protezione civile – assieme a Spagna, Francia, Israele, Bulgaria, Portogallo, Turchia, Macedona, Croazia. L’Italia in particolare ha messo a disposizione due Canadair e anche la Turchia, storicamente ‘rivale’ della Grecia, ha offerto aiuto. I due Canadair dei vigili del fuoco italiani sono in partenza per la Grecia: i due velivoli dovrebbero decollare dall’Italia nelle prossime ore per essere operativi in Grecia nella giornata di domani. 

Quando il fumo si sarà dissipato, i fatti conosciuti probabilmente susciteranno alcune domande, scrive oggi Federico Fubini sul Corriere della Sera, con un chiaro riferimento agli effetti dell’austerità e dei tagli imposti dalla troika. L’ultimo taglio al ministero della Protezione civile, dal quale dipendono i vigili del fuoco in Grecia, è arrivato con il quattordicesimo pacchetto di austerità a primavera dell’anno scorso. L’area della sorveglianza antincendio ha perso allora 34 milioni di euro, distribuiti fra il personale e i mezzi.

(com.unica, 25 luglio 2018)