La Russia elimina la Spagna agli ottavi e va ai quarti ai Mondiali 2018, imponendosi 5-4 dopo i calci di rigore nella prima gara odierna degli ottavi di finale, disputatasi allo stadio Luzhniki di Mosca. I tempi regolamentari si erano chiusi sull’1-1: autorete di Ignashevich al 12′ pt e rigore di Dzyuba al 41′ pt. Le due squadre sono andate al dischetto, dove la Spagna ha sbagliato due volte con Koke e Aspas, regalando il sogno dei quarti alla Russia, che affronterà la Croazia. Nella Russia grande protagonista Igor Akinfeev, storico portiere e capitano della Russia e del CSKA di Mosca: oltre ad avere parato due rigori, si è messo in evidenza con alcuni splendidi interventi su Iniesta, Iago Aspas e Rodrigo.

Dopo Germania e Argentina, così un’altra grande lascia così il Mondiale. La Spagna è apparsa una lontana parente di quella che ha trionfato nei mondiali nel 2010 e due volte campione d’Europa nel 2008 e 2012. Con un gioco lento e prevedibile, possesso palla sterile e fatto di migliaia di tocchi in orizzontale: un “tiki-taka” del tutto innocuo, nella speranza di una giocata individuale, e un inserimento in area che si è visto solo in rarissime occasioni. Meritata pertanto l’eliminazione, anche in considerazione dei limiti già riscontrati nel girone eliminatorio e dell’evidente parabola discendente intrapresa da molti big della squadra, a cominciare dai due del Barcellona Piquè e Bousquets, apparsi davvero irriconoscibili rispetto agli standard a cui ci hanno abituato.

Anche la seconda sfida della giornata tra Croazia e Danimarca, che si è giocata allo stadio Nizhny di Novgorod si è conclusa ai calci di rigore dopo che i tempi regolamentari erano terminati 1-1. Alla fine sarà la Croazia a imporsi con il punteggio di 4-3. Ai quarti i croati affronteranno la Russia sabato prossimo a Sochi. 

È passata per prima la Danimarca, dopo appena 58”, con Mathias Jorgensen, che ha approfittato di una mischia in area, sugli sviluppi di una lunga rimessa laterale di Knudsen, per sorprendere Subasic con un sinistro ravvicinato su assist di Delaney. La Croazia ha subito raddrizzato la situazione: cross dalla destra di Vrsaljko, c’è stato un doppio rimpallo tra due giocatori danesi, la palla poi è arrivata a Mandzukic che ha battuto Schmeichel con un forte destro in mezza girata da pochi passi. partita combattuta, equilbrata, ma con troppi errori tecnici. La Croazia è apparsa meno brillante rispetto alle precedenti gare ed è stata imbrigliata dalla fisicitá danese. La Danimarca ha mostrato una discreta organizzazione di gioco ma scarsa qualità. Modric ha avuto l’occasione di chiudere la gara già al 116′, ma ha sprecato un calcio di rigore, concesso per un atterramento di Rebic. Rigore netto che, però, Modric si è fatto bloccare da Schmeichel. Lo stesso capitano croato ha poi mostrato grande personalità presentandosi nuovamente dal dischetto nella sfida decisiva dei calci di rigore. E questa volta ha segnato. Croazia quindi avanti, grazie anche Subasic, l’altro eroe della serata che ha neutralizzato i tiri dagli undici metri di Eriksen, Schone e Nicolai Jorgensen.


Ottavi di finale, i risultati

(com.unica, 2 luglio 2018)