Secondo il premier israeliano Benjamin Netanyahu ci potrebbe essere un sostenitore dell’Isis dietro l’attentato di ieri mattina in una delle strade più frequentate e note di Gerusalemme, non molto lontano dalla città vecchia. Le modalità hanno ricordato quanto successo a Nizza e Berlino: un camion ha travolto un gruppo di soldati, uccidendone quattro (tre donne e un uomo) e ferendone 17. Tutti giovanissimi su vent’anni. L’autista è stato subito neutralizzato e ucciso, infatti sul parabrezza del camion (foto da social media) si notano molti buchi delle pallottole.

“E’ un attacco terroristico”, ha dichiarato pochi minuti dopo quanto accaduto il portavoce della polizia Micky Rosenfeld su Israel Radio. Rosenfeld ha dichiarato che le vittime stavano facendo un giro turistico della città e quando l’autista del camion “ha accelerato puntando il veicolo su di loro, in quel momento abbiamo escluso l’incidente”. L’attentatore è stato identificato dal commissario di polizia Roni Alsheich come un palestinese residente a Gerusalemme Est che aveva, però, una patente israeliana e guidava un veicolo con targa di Israele. Responsabili della sicurezza palestinesi di Ramallah hanno confermato che l’assalitore proveniva da un quartiere di Gerusalemme Est, Jabal Mukaber, non lontano da dove è avvenuto l’attacco. Alsheich ha spiegato che non c’erano state allerta su possibili attacchi di questo genere. 

Il movimento politico palestinese Hamas ha celebrato l’attentatore come un eroe. Il premier Benyamin Netanyahu ha fatto un sopralluogo sul luogo dell’attacco e ha confermato le prime impressioni sul legame del terrorista con lo Stato Islamico. “Sappiamo che c’è un filo comune di attentati e certamente può esserci un legame con la Francia e Berlino e adesso Gerusalemme – ha dichiarato. “Noi combattiamo contro questo male e avremo il sopravvento”.

(com.unica, 9 gennaio 2017)