Il ministro della Difesa Roberta Pinotti, ieri a Parigi per una riunione dei principali Paesi coalizzati contro l’Isis, ha evocato l’offerta da parte italiana di “nuovi supporti, anche in risposta a quello che la Francia ha richiesto”. Dunque pare che l’Italia si dica pronta a intensificare uno sforzo militare che per adesso la vede impegnata — solo in Iraq e non in Siria — “con Tornado in missione di ricognizione, addestratori e carabinieri, più 450 soldati che avranno il compito di proteggere i lavori alla diga di Mosul appaltati all’azienda italiana Trevi”.

Le parole del ministro arrivano a poche ore da una nuova terribile carneficina, opera in questo caso di quattro terroristi talebani che hanno colpito l’università Bacha Khan in Pakistan. Almeno ventuno gli studenti uccisi.

(com.unica 21 gennaio 2016)