A un anno dalla strage, il numero speciale di Charlie Hebdo sta suscitando molte reazioni nella società francese. Al centro di alcune polemiche la copertina del settimanale in cui si raffigura un dio con kalashnikov e veste insanguinata. “È un genere di provocazione di cui la Francia ha bisogno?”, si chiede la Conferenza dei vescovi. Mentre il presidente del Consiglio del culto islamico afferma: “Abbiamo bisogno di segni di concordia. Questa caricatura non aiuta perché colpisce tutti i credenti delle diverse religioni”. Per il “Corriere della Sera”, il diritto alla blasfemia esercitato da Charlie Hebdo “può dare risultati più o meno divertenti, può piacere o disgustare, ma esiste, almeno in Francia”.

(com.unica, 5 gennaio 2016)