Oggi alle ore 10:00 presso la Sala Nassirya del Senato della Repubblica (Ingresso principale di Palazzo Madama), avrà luogo la conferenza stampa di presentazione dell’Appello promosso e sottoscritto da accademici, ricercatori, scienziati, semplici cittadini e politici, a favore della scienza e del metodo sperimentale quale strumento critico per migliorare la conoscenza e stimolare lo sviluppo sociale ed economico. L’appello è stato firmato da numerosi scienziati ed accademici di fama internazionale, oltre ad alcuni politici tra cui: Maria Chiara Carrozza, Mariastella Gelmini, Luigi Compagna, Pietro Paganini, Raffaello Morelli, Antonio Pileggi, Stefano De Luca, Maurizio Vernassa.

“La conoscenza scientifica dei fatti – si legge nell’appello – ha portato nei secoli alla nascita della società dell’informazione. Eppure oggi questa società fa contare sempre meno i fatti e i risultati della scienza, e fa sempre più guidare le scelte dei cittadini dai pregiudizi e dalle emozioni. E’ stata definita l’epoca della post-verità, in riferimento al suo distacco dai fatti reali. Perché il crescente condizionamento delle decisioni dei cittadini attraverso l’emotività e i pregiudizi rischia di limitare le nostre libertà e ridurre il nostro benessere. Specie oggi che la società dipende dai diversi cittadini molto più che nel passato. Non è certamente la maggiore sovranità dei cittadini a preoccuparci. Ciò che allarma è che i cittadini decidono sempre più assumendo per vere informazioni che non lo sono: basta che corrispondano alla personale visione del mondo. Essi non analizzano i fatti secondo il metodo sperimentale della scienza ma si aggrappano alle informazioni rientranti nella loro visione del mondo, senza discuterle, quasi per rafforzare la propria identità. Viceversa l’esperienza storica prova che chiudere la propria mente alle reali condizioni cangianti del mondo peggiora sempre i rapporti del convivere nella diversità e porta al regresso di libertà e di benessere”.

(com.unica, 15 giugno 2017)