Il 22 gennaio alle 12, all’ Auditorium Parco della Musica – Santa Cecilia a Roma, nell’ambito delle commemorazioni per la Giornata della Memoria, verrà piantato un albero in onore di Arturo Toscanini, il grande musicista italiano che diresse per la prima volta un’orchestra interamente ebraica in Palestina, formata da artisti che lui stesso aveva aiutato a scappare dall’Europa preda del nazifascismo. All’omaggio speciale che la città di Roma, la comunità ebraica e importanti istituzioni quale il Ministero dei Beni Culturali diretto da Dario Franceschini, hanno deciso di tributare al Maestro, parteciperà anche il Presidente di Gariwo Gabriele Nissim

Lo scrittore milanese ha spiegato: “È a Moshe Bejski che ho pensato, ragionando sul comportamento di Arturo Toscanini nei confronti degli ebrei – una vicenda che finalmente ritorna alla luce nel concerto a lui dedicato nel Giorno della Memoria. Toscanini, antifascista convinto, non aveva il potere di fermare il fascismo e le leggi antisemite e per questo disgustato si trasferì negli Stati Uniti, ma mise a disposizione tutta la sua fama e il suo prestigio per la realizzazione del progetto di Bronislaw Huberman, che con la creazione di una orchestra in Palestina offriva la salvezza a un centinaio di orchestrali ebrei. Quell’orchestra era il simbolo della resistenza morale al nazismo. Ecco perché Toscanini la volle dirigere. Qualcuno potrebbe osservare che Toscanini non rischiò la sua vita per aiutare i musicisti ebrei e che la sua azione non può essere paragonata a quella di Schindler o di Perlasca, ma Moshe Bejski per una vita intera ha cercato di insegnare che gli uomini giusti non sono degli eroi e dei santi votati al sacrificio personale, ma semplicemente degli uomini che reagiscono all’indifferenza e si assumono una responsabilità per i perseguitati nei momenti bui dell’umanità”.

(com.unica 19 gennaio 2016)