Il clima in Francia è sempre più teso e facendo i conti risulta che oltre metà delle aggressioni razziste nel paese “sono a sfondo antisemita”. Ancora avvolto nel mistero l’assassinio di Alain Ghozland, 73 anni, consigliere comunale ebreo di Créteil, banlieue di Parigi, ritrovato morto nel suo appartamento. Secondo la polizia, Ghozland “è stato violentemente picchiato”.

Anche se la pista privilegiata è quella dell’omicidio a scopo di rapina, l’Ufficio nazionale di vigilanza contro l’antisemitismo – si legge ancora – chiede che siano esplorate tutte le piste, compresa quella islamico-terrorista e quella antisemita. Il Concistoro israelitico di Marsiglia ha invitato a non indossare la kippah, “in attesa di giorni migliori”.

L’appello è stato lanciato dopo l’agguato a un insegnante, aggredito da un adolescente arabo a colpi di machete. Non tutti sono d’accordo. “Continueremo a portarla”, ha detto ad esempio il gran rabbino di Francia Haim Korsia.

(com.unica, 13 gennaio 2016)