Mentre scadono i diritti sul famigerato Mein Kampf scritto da Adolf Hitler e detenuti fino ad oggi dallo Stato della Baviera, l’editore francese Fayard annuncia una nuova edizione del volume che arriverà in libreria arricchito di testi e commenti, scatenando una polemica.

Il leader del Parti de Gauche Jean-Luc Mélenchon parla di “libro criminale” e spiega: “Pubblicare significa diffondere”. Per lo storico del nazismo Christian Ingrao bisognerebbe invece “smettere di respingere Hitler e il Mein Kampf nella patologia e nella demonologia, e iniziare a considerarlo solo in termini storici e politici”. 

(com.unica, 8 novembre 2015)