Sul “Fatto Quotidiano” un’intervista allo scrittore israeliano Abraham Yehoshua, che si mostra perplesso ma fondamentalmente non critico sull’accordo nucleare in Iran:

“Nutro delle perplessità a proposito dell’implementazione dell’intesa perché non sarà facile sorvegliare un Paese così chiuso e determinato a dominare il mondo islamico. L’atomica senza dubbio fa comodo agli ayatollah ma il fatto che abbiano alla fine concluso l’accordo significa che la parte più liberale dell’Iran sta iniziando a contare nel contesto politico interno”.

Yehoshua commenta poi il viaggio in Israele del premier Renzi: “Queste visite lasciano il tempo che trovano se non fanno parte di un piano più ampio e compatto di tutta l’Europa per risolvere i conflitti del Medio Oriente, a partire da quello israelo-palestinese. Un singolo stato non può fare nulla”.

(com.unica, 23 luglio 2015)