La lira turca ha perso il 20% del suo valore rispetto al dollaro, venerdì scorso, quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di aver approvato il raddoppio delle tariffe sull’acciaio e l’alluminio turchi. La valuta di Ankara aveva già perso più del 40% nell’ultimo anno. “Stanno tentando di fare con il denaro quello che non sono riusciti a fare con le provocazioni ed il colpo di stato. Questa è chiaramente una guerra economica” ha detto il leader turco Recep Tayyp Erdogan dopo la crisi innescata dal crollo della lira ed i nuovi dazi americani. E poi nuovamente avvertito gli Usa: “Risponderemo a chi ha iniziato una guerra commerciale contro il mondo intero, inclusa la Turchia, virando verso nuove alleanze”. E mentre il reis continua puntare il dito contro un eventuale piano messo in atto dagli Usa per destabilizzare la Turchia (Wsj), il ministro delle Finanze turco Berat Albayrak ha annunciato che questa mattina verrà rivelato il programma per calmare i mercati e frenare la caduta della lira, che ha registrato un nuovo ribasso contro il dollaro all’apertura delle borse asiatiche (Reuters).

Ankara ora guarda a Cina, Qatar e Russia come nuovi possibili alleati (Ft). Oggi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov incontra l’omologo turco Mevlut Cavusoglu.  “Lavoriamo per trovare mercati alternativi e risponderemo a coloro che ci colpiscono attraverso il dollaro con strumenti finanziari alternativi”, ha ribadito Erdogan, riferendosi alla politica Usa dei dazi. E poi: “Coloro che dicono di affidarci all’Fmi vogliono che rinunciamo alla nostra indipendenza”. “Da lunedì mattina in poi le nostre istituzioni prenderanno le misure necessarie e condivideranno gli annunci con il mercato”, ha detto Berat Albayrak, secondo quanto riferisce la Bbc.

(com.unica, 13 agosto 2018)