Lo stato dell’arte su politiche e pratiche dell’educazione: presentazione dello studio “Reviewing Computational Thinking in Compulsory Education” della Commissione europea

Il Piano d’azione per l’istruzione digitale 2021-2027 della Commissione europea, sottolinea la necessità di un’istruzione di alta qualità in informatica e tecnologia dell’informazione per tutti gli alunni. Molti stati membri UE hanno aggiornato i loro curricula ufficiali, introducendo concetti informatici di base nell’istruzione primaria e secondaria di primo grado al fine di sviluppare le capacità di pensiero computazionale degli studenti. Per cogliere e studiare in dettaglio gli sviluppi in corso, la Commissione europea ha promosso lo studio “Reviewing Computational Thinking in Compulsory Education – State of play and practices from computing education”. Lo studio è stato coordinato dall’Istituto per le tecnologie didattiche (Itd) del Cnr in collaborazione con European Schoolnet e University of Vilnius.

Dei 29 Paesi europei analizzati, 25 hanno già introdotto il pensiero computazionale nei loro curricula ufficiali e 4 stanno elaborando politiche in questa direzione. I dati raccolti da studi di caso in Croazia, Finlandia, Francia, Inghilterra, Lituania, Norvegia, Polonia, Slovacchia e Svezia, mostrano che i concetti dell’informatica incorporati nei curricula scolastici ruotano intorno alla relazione tra algoritmi e programmazione, affrontati a diversi livelli di complessità a seconda del livello scolare.

Poiché l’inserimento dei concetti di base dell’informatica è avvenuto all’interno di una revisione periodica dei curricula, il contesto nazionale ha prodotto scelte diverse sul dove inserire questi nuovi contenuti, In alcuni casi all’interno dei programmi di matematica e tecnologia, in altri con l’introduzione di un corso di informatica.

Nell’istruzione primaria e secondaria di primo grado, lo studio ha identificato tre sfide principali: la formazione degli insegnanti, la concorrenza con altre priorità del curriculum e l’adozione di metodi di valutazione formativa e sommativa.

  1. Un grande sforzo di sviluppo professionale è necessario per migliorare le competenze degli insegnanti, sia in termini di contenuto che di pedagogia. Questo è particolarmente importante in quanto la maggior parte degli insegnanti non ha una formazione informatica.
  2. L’integrazione dei concetti di base dell’informatica nel curriculum è relativamente recente e può risultare in concorrenza con altre priorità più consolidate.
  3. È essenziale definire strategie per sostenere gli insegnanti nella valutazione formativa e sommativa al fine di migliorare la qualità dell’insegnamento dei concetti di base dell’informatica e monitorare lo sviluppo delle abilità di pensiero computazionale degli studenti.

com.unica, 19 settembre 2022

(Fonte Cnr)