Con 535 sì, 56 no e 5 astenuti il governo di Mario Draghi ha ottenuto il via libera anche dalla Camera dei Deputati ed è entrato nella pienezza dei poteri. Con questo risultato, Draghi si pone al terzo posto per voti favorevoli al suo governo, dopo Monti, che ne ottenne 556 nel 2011, e Andreotti, che 1978 ne ottenne 545.

Draghi ha sottolineato nella sua replica agli interventi dei deputati, l’importanza della lotta alla corruzione e la necessità di riformare gla giustizia e la pubblica amministrazione. Ma l’obiettivo principale è quello di accelerare sul piano vaccinale, anche per arrivare ad avere metà italiani vaccinati entro l’estate per salvare il turismo. I leader di Pd e Forza Italia Nicola Zingaretti e Silvio Berlusconi hanno riconfermato piena fiducia a Draghi, mentre Matteo Renzi punta alla costruzione di un polo riformista di centro alternativo a destra e sinistra. “Noi di Italia Viva dovremo essere i promotori – non da soli – di quella che in Italia sarà la casa del buon senso, dei riformisti, di un mondo liberal-democratico che in Francia ha Emmanuel Macron, in Danimarca Margrethe Vestager, in Belgio Charles Michel, in Lussemburgo Xavier Bettel e tanti altri riferimenti nel mondo” ha scritto ieri sulla newsletter Enews.

Giorgia Meloni ha confermato, invece, il no di Fratelli d’Italia per evitare che l’Italia sia “l’unico Paese europeo ad avere alla guida una persona non legittimata dal voto popolare e una democrazia senza opposizione”. All’opposizione ci saranno anche i 15 senatori espulsi dal Movimento 5Stelle che hanno deciso di votare contro il governo Draghi e che ora pensano a un gruppo con quel che resta dell’Italia dei Valori.

com.unica, 19 febbraio 2021