Dani Rodrik, economista dell’Università di Harvard, interviene sui problemi di un mercato del lavoro profondamente segnato dalla pandemia

Molto prima della pandemia, gli Stati Uniti avevano perso posti di lavoro della classe media, a causa dell’automazione, della deindustrializzazione, della concorrenza globale e dell’avvento della “gig economy”. “Fortunatamente, se l’amministrazione del presidente eletto Joe Biden ascolta le prove su ciò che funziona, può mitigare questa tendenza e stimolare la ripresa economica.” Inizia con queste considerazioni la riflessione dell’economista Dani Rodrik (insegna Politica economica alla Harvard University) su Project Syndicate.

Un quadro economico caratterizzato da un mercato del lavoro profondamente segnato dalla pandemia COVID-19. Più di 20 milioni di posti di lavoro sono stati persi durante la crisi e solo la metà è stata recuperata. “Non sorprende – sottolinea Rodrik – che la perdita di posti di lavoro abbia colpito particolarmente i lavoratori svantaggiati e meno istruiti.” Tutto ciò non fa altro che aggravare una tendenza preesistente. “Molto prima della pandemia, il mercato del lavoro statunitense stava diventando sempre più polarizzato – prosegue l’economista. I buoni posti di lavoro della classe media stavano scomparendo da decenni, a causa dell’automazione, della deindustrializzazione, della concorrenza globale e dell’avvento della “gig economy”.”

Per ripristinare la salute dell’economia, della società e della politica americana, l’amministrazione del presidente eletto Joe Biden dovrà pertanto rispondere a una semplice domanda: da dove verranno i buoni posti di lavoro? “Un buon lavoro – spiega Dani Rodrik – richiede competenze specifiche e può essere creato solo da imprese produttive. La creazione di buoni posti di lavoro in grandi quantità richiederà quindi una politica economica sia dal lato dell’offerta sia da quello della domanda”. “Dal lato dell’offerta, i lavoratori devono essere dotati delle competenze hard e soft che le imprese produttive richiedono. Dal lato della domanda, deve esserci un segmento sufficientemente ampio di imprese di piccole e medie dimensioni che siano sia produttive che in grado di espandere l’occupazione.”

Si sottolinea come sul fronte del rafforzamento delle competenze, i cosiddetti “programmi di formazione settoriale” hanno avuto particolare successo. Il più noto di questi programmi è Project QUEST a San Antonio, in Texas, che è operativo dagli anni ’90. Ce ne sono molti altri che operano sullo stesso modello, come Per Scholas nel Bronx, New York e JVS a Boston.

In questa prospettiva, conclude l’economista di Harvard, anche il governo federale può svolgere un ruolo importante: “Può ad esempio garantire un enorme aumento dei finanziamenti per tali programmi e incoraggiare gli stati e le località a impegnarsi in ulteriori sperimentazioni sulla falsariga di programmi di successo altrove. C’è quindi un’enorme opportunità qui per l’amministrazione Biden.”

com.unica, 8 dicembre 2020