Il premier Giuseppe Conte ha firmato ieri il decreto che contiene le regole per la Fase 2 definite in accordo con le regioni. Il premier ha scritto una lunga lettera agli italiani pubblicata sul quotidiano free press Leggo: “Oggi il primo passo, poi torneremo a correre”. Solo il governatore della Campania Vincenzo De Luca, a differenza degli altri presidenti di regione ha deciso di non firmare l’intesa e attacca: “Il governo cede alle pressioni e poi scarica su noi governatori”. Oggi in Campania non apriranno bar e ristoranti, così come in Piemonte, dove riapriranno dal 23 maggio. Anche il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, mostra una certa cautela: “Altri vogliono correre di più? Ogni regione ha un atteggiamento diverso, dipende dalle condizioni”.

Secondo i dati forniti da Confcommercio sono oltre 800mila le attività commerciali e dei servizi di mercato, ad oggi sotto lockdown per il DPCM del 26 aprile scorso, che finalmente possono alzare le saracinesche in tutto il Paese lunedì 18 maggio. In particolare, si stima che riapriranno sette bar e ristoranti su dieci, 196mila esercizi in tutto.

Per quanto riguarda le imprese che sono rimaste ferme riguarda una quota significativa riguarda il settore del commercio, con ben 240.596 sulle circa 433mila totali. Per la precisione sono ancora chiusi 72mila imprese dell’abbigliamento e calzature, 14mila punti vendita di mobili e oltre 59mila postazioni di ambulanti di beni non alimentari.

Quanto ai servizi di mercato, le imprese attualmente chiuse sono 583.659 e si concentrano nel settore della ristorazione e bar (circa 280mila imprese), dell’alloggio (31mila) e delle attività artistiche, sportive e di intrattenimento (73.523). Completamente ferme le agenzie di viaggio, i tour operator e le attività dei servizi per la cura della persona, come parrucchieri ed estetisti.

com.unica, 18 maggio 2020