Venerdì 10 maggio, all’Ex Mattatoio di Frosinone, oggi Casa della Cultura “Giuseppe Bonaviri”, è stata inaugurata l’ultima mostra del maestro Luigi Centra dal titolo “Materia Essenziale”.

Una location moderna e spaziosa, sobria, per 90 opere, di cui 63 tele di diverse dimensioni. La materia essenziale del maestro Centra: i cartoni, i piani di legno grezzo, le tele ruvide ricavate dalle lenzuola di lino o dalle vecchie tovaglie, i pennelli, il cavalletto, il camice sporco di vernice, le scarpe, le catene che trattengono la vita e la imprigionano… e poi la mente, l’istinto, il gesto primitivo, i sentimenti in ogni linea, in ogni goccia, in ogni campitura di colore. Colori sgargianti che ruggiscono, cantano, urlano. Entrano nella testa, restano impressi. Tracciano una scia che diventa luce, la coda scintillante di una cometa che si frantuma in schegge, in punti luminosi, senza profondità, senza fine. E la luna, unica testimone delle fatiche del pittore, rimasto solo con i rumori delle sue creazioni. Si fa strada, tra le pieghe dell’anima, la fede e si esprime nel volto sofferente di Gesù durante il supplizio della croce, una doppia immagine dipinta su un asciugamano bianco di tela, un simbolo funerario divenuto sacro per la cristianità e reinterpretato dall’artista.

Tra le opere esposte nudi di donna, alcuni di schiena altri visti di fronte. Essenza femminile fulcro della vita e delle passioni, giunonica o sottile come un giunco, a volte amata, altre volte predata e ferita in qualche modo, tuttavia sempre lontana e sconosciuta, figura bianca, dai recessi geometrici scuri e senza spessore. Sfuggente e irraggiungibile.

Diciassette sono i disegni dedicati a Coriolano, l’eroe dell’antica leggenda romana, oggetto di studio dello storico di Frosinone Massimiliano Mancini, che li ha commissionati al maestro Centra nel 2015 per illustrare un suo libro. I disegni sono stati realizzati ad inchiostro, con pastelli a cera e con colori acrilici.

Un viaggio nella pittura, nell’evoluzione artistica di Luigi Centra che ci accompagna ancora una volta tra le profondità cromatiche, le stagioni dell’amore, il pulsare di ogni cellula, di ogni goccia di sangue, il contrarsi di ogni respiro, l’espandersi dei ricordi. La musica e il ritmo nei gesti, diventano idea, diventano storia. La storia di una vita consacrata all’arte.

“Materia Essenziale”, un invito a confrontarsi con l’incisività del segno e del colore, con il messaggio intimo di un fermento poetico, una spinta esistenzialista che va oltre il contesto e genera un’onda sismica travolgente.

A Frosinone, Ex Mattatoio in via Giordano Bruno, fino al 30 Maggio.

Nadia Loreti, com.unica 23 maggio 2019