Dopo più di 40 giorni di stallo, da domani il presidente della Repubblica Sergio Mattarella proverà a sbloccare la situazione politica per la formazione di un governo. A meno di novità dell’ultima ora, potrebbe farlo con un preincarico o affidandosi a un esploratore a partire dal centrodestra, scrive il Corriere. Il Colle valuta il nome della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Ma potrebbe esserci anche un nome a sorpresa, scrive La Stampa.

Luigi Di Maio, ospite a “Otto e mezzo”, ha spiegato che se non otterrà le risposte che cerca nei prossimi giorni, “uno dei due forni”, quello aperto con la Lega, si chiuderà. Matteo Salvini ha ribattuto: “Se Di Maio preferisce il forno di Renzi, si accomodi” (Corriere). E poco prima aveva detto che se la Lega vincerà in Friuli Venezia Giulia e Molise “si farà un governo in 15 giorni” (Repubblica). Divisioni tra i due anche sui raid in Siria: Di Maio ha definito “irresponsabili” le parole di Salvini. E dalle pagine della Stampa, la Lega chiede di eliminare le sanzioni contro Mosca.

Le parole di Di Maio, di chiusura alla Lega e avvicinamento ai Dem, rafforzano i “governisti” del partito (Repubblica). La necessità di avere un governo nel pieno delle sue funzioni è motivata anche da ragioni di tipo economico. Secondo il governatore della Banca d’Italia, “servono stabilità e fiducia per risolvere del tutto la crisi bancaria”. Visco ha chiesto meno rigidità da parte dell’Ue (HuffPost).

(com.unica, 17 aprile 2018)