Oggi al vertice di Varsavia, sede dell’agenzia Frontex, il ministro dell’Interno Marco Minniti tornerà a chiedere una revisione della missione Triton finalizzata a evitare che tutti i migranti salvati approdino nei porti italiani. E’ la cosiddetta “regionalizzazione degli sbarchi”, su cui però già la settimana scorsa gli altri Paesi europei avevano mostrato scetticismo e chiusura. I segnali finora raccolti dicono che difficilmente cambierà qualcosa. Di migranti parleranno anche domani, in un trilaterale, Paolo Gentiloni, Angela Merkel ed Emmanuel Macron. Ma l’Italia, su questo fronte, appare isolata (Huffington Post).

L’altro campo di battaglia dell’Italia con i vertici europei lo ha aperto il segretario del Pd, Matteo Renzi, con la proposta di abolire il Fiscal Compact e tornare ai parametri di Maastricht con un deficit al 2,9% per cinque anni in modo da garantire investimenti e taglio alle tasse. È un’idea che non piace a Bruxelles: per il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem “sarebbe fuori dalle regole, un Paese non può decidere da solo” (Repubblica). “L’Europa non può dirci cosa fare mentre non è in grado di far rispettare gli impegni degli Stati sui migranti”, è stata la replica dell’ex premier (Stampa). Renzi ha poi aggiunto che Dijsselbloem – definito “l’olandese che diceva che gli italiani spendevano i soldi della flessibilità in donne ed alcool” – ha un pregiudizio, come “alcuni dirigenti europei”, e “non si rende conto che di fiscal compact e austerity l’Europa muore”.  Ma anche dentro il Pd c’è un fronte di scettici, a cominciare da Carlo Calenda, mentre il ministro dell’Economia Padoan rimanda il tema alla prossima legislatura (Sole 24Ore). 

Al vertice dei ministri delle Finanze europei l’Italia incassa invece il plauso per il decreto sul salvataggio delle banche venete, su cui prosegue oggi l’esame alla Camera, e per il quale il governo ha autorizzato la fiducia.

(com.unica, 11 luglio 2017)