[ACCADDE OGGI]

Nessuno, tra radio televisione e giornali, mancherà di ricordarci che stanotte dovremo spostare le lancette dell’orologio di un’ora indietro. Torniamo all’ora che il sole ci detta fin dai tempi dell’universo creativo quando con i suoi bagliori cominciò a dare luce al giorno nell’incessante alternarsi con il buio della notte. In definitiva la regola della Vita scaccerà la convenzione e i ritmi biologici torneranno a regolare le nostre abitudini secondo le antiche usanze quando senza l’ausilio degli orologi era il sole a dirci quando era il tempo di aprire gli occhi per affrontare il nuovo giorno, così come sempre il sole ci faceva sapere quando era il momento di metterci a tavola o anche quando, convinto di averci dato luce a sufficienza, ci invitava ad andare a letto, offrendoci comunque, l’alternativa di ammirare le stelle in compagnia della Luna.

Il sole, insomma, ci dice tutto e ci dà tutto. E tutti sappiamo che la vita è vivibile senza orologi ma non è possibile senza il Sole. Ma l’uomo è caparbio e la vuole sempre vinta. Non si accontenta mai e quanto più ha più vuole avere. E se ha bisogno di più ore per lavorare o anche per risparmiare ricorre a sotterfugi e posticipa il mezzogiorno e la mezzanotte fin quando, però, il sole glielo consente. Ed ecco che quando più le giornate si accorciano e più visibilmente il sole comincia il suo lento ma inesorabile declino, l’uomo è costretto a fare marcia indietro e a chiamare le cose con il loro nome: mezzogiorno ritorna ad essere mezzogiorno e mezzanotte rimarrà mezzanotte.

Per gli appassionati di precisione necessita ricordare che per convenzione le lancette andranno spostate stanotte dalle tre dell’ora legale portandole alle ore due dell’ora solare ma anche se lo farete prima di andare a letto o quando vi sveglierete domani dopo un’ora in più di sonno sarà lo stesso e ogni cosa tornerà al suo posto naturale.

(Franco Seccia, com.unica 29 ottobre 2016)