Tre gol alla squadra di Sarri, passata in vantaggio per prima con Callejon, e surclassata nel secondo tempo dai bianconeri di Allegri. Domani Roma-Lazio.

La Juventus batte per 3-1 il Napoli nell’andata delle semifinali di Coppa Italia. I bianconeri mettono una seria ipoteca sull’ultimo atto in scena il prossimo 2 giugno. Vantaggio degli uomini di Sarri con Callejon. Poi nella ripresa si scatena Dybala che segna due rigori, in mezzo la rete di Higuain. Il ritorno il 4 aprile al San Paolo.

Questa la cronaca in sintesi di un incontro dove la Juve ha fatto vedere, e non ce ne era bisogno alcuno, di essere squadra quadrata, che gestisce come e quando vuole il gioco, che sa colpire quando è il momento giusto, cinica e calcolatrice. La più forte squadra del nostro Campionato che sta per accingersi a cucirsi sul petto il sesto tricolore consecutivo.

Veniamo alla partita che l’ha vista opposta ad un Napoli nervoso e un bel po’ in confusione. Con la vocazione alla lamentazione continua e alla protesta facile nei riguardi delle decisioni arbitrali. Non più il Napoli di qualche tempo fa che giocava, al pari della Roma, il più bel calcio nel nostro Paese. Il Napoli parte forte, e annulla tutte le fonti di gioco della Juventus, ma concede qualche svarione difensivo di troppo con Reina costretto a salvare su Dybala. E’ però la formazione ospite a passare in vantaggio sull’asse Insigne-Callejon: l’attaccante napoletano crossa sul secondo palo dove la punta spagnola brucia Asamoah e insacca.

La ripresa però vede una Juventus differente scendere in campo anche grazie all’ingresso di Juan Cuadrado. Subito Dybala trova il pareggio su un rigore considerato dubbio e conquistato dopo un contatto appena accennato con Koulibaly in area. Al 64’ la Juve ribalta il match con Higuain, il grande ex della gara, che sfrutta una uscita a vuoto di Reina per insaccare dalla linea di fondo. Il minuto ’68 è quello che segna la gara con il Napoli che prima chiede un rigore e sul ribaltamento di fronte ne subisce uno a suo volta. Dubbi su entrambi, ma Dybala trasforma ancora l’unico segnato. A conti fatti è la scelta di Allegri di cambiare in corsa la sua Juve ad essersi rivelata vincente in vista della sfida di andata dove il Napoli dovrà aggrapparsi al solo gol segnato da Callejon per provare a trovare l’accesso alla finale. Male Sarri che, anche per appoggiare i desideri di De Laurentiis pecca di arroganza mettendo in campo un Napoli contratto e fin troppo svagato.

(Francesco Buono/com.unica, 28 febbraio 2017)