Appare sempre più lontana dalla realtà l’immagine anti establishment che il tycoon si è costruito abilmente in campagna elettorale.

Donald Trump ha confermato in un’intervista al programma “60 Minutes” della Cbs che intende costruire un muro al confine col Messico, lungo 3.200 chilometri, finanziato al 100% dal Messico. Il neo-presidente ha anche ha ribadito che saranno espulsi 2-3 milioni di clandestini con precedenti penali. Quanto agli altri irregolari, ha detto che una decisione verrà presa dopo aver reso sicura la frontiera.

Presentatosi in campagna elettorale come anti-sistema, il mondo e i mercati stanno aspettando col fiato sospeso di sapere quale sarà la nuova squadra di governo di Donald Trump. Ieri due delle figure più attese sono state annunciate, e una di queste è molto “dentro il sistema”: Reince Priebus, attuale presidente del partito repubblicano, sin dalla prima ora tra i pochissimi esponenti del Grand Old Party non ostili a Trump, sarà il nuovo capo dello staff della Casa Bianca. Steve Bannon, direttore della campagna di Trump, servirà invece come capo stratega e consigliere anziano del presidente. Non solo, secondo fonti trapelate dalla stampa Usa il tycoon newyorchese, ora 45esimo presidente Usa, avrebbe contattato Jamie Dimon, numero uno di JP Morgan, per offrirgli la poltrona di segretario al Tesoro degli Stati Uniti. Alla faccia dell’immagine anti sistema e anti poteri forti che il neo-eletto ha saputo costruirsi abilmente in campagna elettorale, sempre lontana dalla realtà.

Oltre ai nomi della sua squadra, i mercati guardano ai contatti con gli altri leader mondiali. Giovedì Trump incontrerà il primo ministro giapponese Shinzo Abe a New York su invito di quest’ultimo. Durante la campagna elettorale, Trump aveva minacciato, qualora eletto, di recedere dal Trans-Pacific Partnership, accordo firmato con il Giappone e altri 10 Paesi (Nyt). Oggi e domani a Bruxelles i ministri degli Esteri Ue s’incontrano per la prima volta dopo le elezioni americane.

Questa settimana gli occhi saranno puntati anche sulla presidente della Federal Reserve Janet Yellen, che giovedì testimonierà davanti alle Commissioni economiche di Camera e Senato per illustrare la situazione dell’economia americana. Potrebbe anche parlare di come la nuova situazione interna modificherà l’impostazione della politica economica.

(com.unica, 14 novembre 2016)