Secondo l’UNICEF da venerdì scorso ad Aleppo sono stati uccisi almeno 96 bambini mentre 223 sono stati feriti.

Ieri le truppe del presidente siriano Assad hanno colpito altri due ospedali nella zona di Aleppo sotto il controllo dei ribelli, provocando la morte di due pazienti e molti feriti. Lo riporta l’agenzia internazionale Reuters, specificando che continua l’assedio alla città, con oltre 250 mila persone letteralmente intrappolate in mezzo ai bombardamenti, sotto i quali ieri sei residenti sono stati uccisi mentre si trovavano in coda per il pane.

Il segretario di Stato americano John Kerry, nel corso di una telefonata al suo omologo russo, ha detto che gli Stati Uniti saranno costretti a interrompere i negoziati di pace con la Russia se Mosca non fermerà i bombardamenti dell’alleato siriano e non riuscirà a ripristinare il cessate il fuoco. Per Kerry la Russia è responsabile di questa forte escalation militare, così della mancata garanzia di un passaggio sicuro degli aiuti umanitari nelle zone assediate dalle truppe governative.

Diverse voci si sono levate ieri nel mondo per chiedere di fermare quella che è un’autentica carneficina. Tra queste anche quella del Papa, che ha chiesto un intervento della comunità internazionale in aiuto alla popolazione civile, aggiungendo che chi bombarda Aleppo “ne risponderà di fronte a Dio”. Secondo l’UNICEF, da venerdì scorso, ad Aleppo Orientale sono stati uccisi almeno 96 bambini mentre 223 sono stati feriti. “I bambini di Aleppo sono intrappolati in un incubo”, ha dichiarato Justin Forsyth, Vice Direttore generale dell’UNICEF. “Non ci sono parole per descrivere le sofferenze che questi bambini stanno vivendo”. Il sistema sanitario ad Aleppo Orientale è letteralmente al collasso. Sono rimasti circa 30 medici, ci sono pochissime attrezzature o medicine d’emergenza per curare i feriti, mentre cresce il numero di casi di traumi. Un medico sul campo ha affermato che i bambini con poche possibilità di sopravvivenza e troppo spesso vengono lasciati morire perché le scorte sono poche e limitate. “Niente può giustificare un tale violenza sui bambini. La sofferenza – e il suo impatto sui bambini – è sicuramente la cosa peggiore che abbiamo visto”. 

(com.unica, 29 settembre 2016)