L’Università di Trieste inaugura la sua Galleria d’Arte

Lunedi 9 giugno è stata inaugurata la Galleria d’Arte dell’Università di Trieste, sita in via del Lazzaretto Vecchio n. 8. Curatore dell’allestimento è Lorenzo Michelli.
Sono intervenuti all’inaugurazione il Rettore Roberto Di Lenarda, il direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Massimo Degrassi, la coordinatrice Francesca Fiorentini, Bruno Callegher, Ilaria Garofolo e Anna del Bianco.
Questo nuovo spazio, che ha sede presso la Biblioteca del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università, rappresenta un luogo di dialogo tra arte, ricerca e società in quanto sarà sempre fruibile, non solo dagli studenti e dalla comunità universitaria, ma anche da tutta la città.
Sono qui presenti un centinaio di opere, donate all’Ateneo da numerosi artisti, collezionisti ed eredi, che spaziano dalla pittura alla scultura, dal disegno alla grafica, dalla fotografia all’arte digitale e pertanto vengono a testimoniare la ricchezza del panorama artistico del Novecento e del XXI secolo.
I trentacinque artisti presenti sono accomunati da un grande amore per la città di Trieste che ben è sintetizzato nel titolo della mostra: “A Trieste mi piaceva tornare”. Infatti questo attaccamento alla città lo ritroviamo in artisti di spicco come Tullio Vietri:”con la sua cifra stilistica inconfondibile e la sua capacità di cogliere l’anima del Mediterraneo”; in Giovanni Pulze: “interprete del paesaqggio triestino con un linguaggio intenso e suggestivo”; in Arturo Rietti: ”testimone privilegiato del cambiamento sociale e culturale del suo tempo;” in Marcello Mascherini: “con la sua ricerca sperimentale e l’uso innovativo dei materiali”; in Cy Twombly:“figura chiave dell’arte contemporanea internazionale, capace di trasfigurare la realtà attraverso un segno graffiante e personale”; in Serse Roma: “con la sua capacità di raccontare storie e personaggi con un tocco di ironia e malinconia;” in Giacinto Cerone: “artista poliedrico e sperimentatore, sempre alla ricerca di nuove forme espressive” a cui vanno aggiunte anche dieci opere di arte contemporanea, tecniche miste ed installazioni realizzate in occasione del progetto #SLABD-Shine Bright Like A. Diamond, Residenze d’ artista.
Queste opere sono frutto di un percorso di ricerca e sperimentazione che si apre a nuove tendenze artistiche nel tentativo di creare un dialogo tra diverse generazioni.
Le due opere del Maestro Arturo Rietti donate alla Galleria d’Arte
Inoltre, questa eterogenea e rappresentativa collezione, che nasce dalla straordinaria risposta della comunità artistica e dei collezionisti. sta a testimoniare, come già detto, l’amore per l’Università e per la città.
Ed è proprio questo lo spirito con cui io e mia figlia Yardenith abbiamo donato due opere del Maestro Rietti che considerava Trieste “la città più bella del mondo” e detto, da un infaticabile viaggiatore, può far riflettere.
Anna Caterina Alimenti Rietti, com.unica 16 giugno 2025