2 giugno 2025 – L’Italia celebra i 79 anni della Repubblica

Un anniversario civile nel segno della Costituzione e del voto popolare. Il messaggio di Mattarella
Oggi, 2 giugno 2025, l’Italia celebra il settantanovesimo anniversario della nascita della Repubblica. La ricorrenza, istituita nel 1948, ricorda il referendum del 2 giugno 1946, quando il popolo italiano fu chiamato a scegliere la forma istituzionale dello Stato: Monarchia o Repubblica.
Fu il primo voto libero dopo la caduta del fascismo e il primo a suffragio universale, con la partecipazione anche delle donne.
Il corpo elettorale era composto da 28.005.449 cittadini. I votanti furono 24.946.878, pari all’89,08%. I voti validi furono 23.437.143. La Repubblica ottenne 12.718.641 preferenze (54,27%), mentre la Monarchia ne ottenne 10.718.502 (45,73%).
Il risultato emerse in un contesto segnato da profonde divisioni geografiche e culturali. Al Nord prevalse il voto repubblicano, al Sud quello monarchico. Il referendum si svolse in un clima teso, con accuse di irregolarità e ricorsi. Il 18 giugno 1946, la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana.
Nel messaggio inviato oggi al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Luciano Portolano, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato:
«Settantanove anni or sono, il popolo italiano decretava, con il suo voto, la nascita della Repubblica, al culmine di un lungo percorso iniziato con la guerra di Liberazione.
Con il referendum del 2 giugno 1946, gli italiani scelsero di proseguire in un cammino verso la affermazione di valori di libertà, democrazia e pace, trasfusi nella Costituzione che di lì a poco avrebbe visto la luce. Valori sui quali si fonda la nostra comunità civile e ai quali si rivolgono tutte le istituzioni chiamate ad operare in favore della collettività».
Il Presidente ha poi sottolineato il ruolo delle Forze Armate nella difesa dei valori repubblicani:
«Valori alla base dell’azione delle Forze Armate, con il loro contributo alla cornice di sicurezza in Italia e nel contesto internazionale.
La Repubblica è grata per il loro impegno alle donne e agli uomini delle Forze Armate, per i preziosi compiti ai quali, con abnegazione, assolvono in Patria e all’estero in una realtà che presenta crescenti minacce che sollecitano la solidarietà e la cooperazione in sede europea e atlantica.
L’Italia è fermamente schierata a sostegno di quanti operano affinché prevalgano i principi del diritto internazionale contro ogni aggressione e prevaricazione».
Mattarella ha concluso il suo messaggio con un pensiero rivolto ai caduti:
«Ed è nel ricordo di tutti coloro che hanno perso la vita nell’affermare tali valori che rivolgo un pensiero commosso ai caduti e alle loro famiglie. In questo giorno in cui si celebra la Festa della Repubblica giunga a tutti gli appartenenti alle Forze Armate l’augurio più fervido».
L’evento centrale della giornata è stata la tradizionale parata militare a Roma, lungo via dei Fori Imperiali, alla presenza delle massime autorità dello Stato. Sono previsti anche incontri istituzionali, cerimonie commemorative e iniziative civili su tutto il territorio nazionale.
Il 2 giugno resta una data simbolica nella storia italiana. Segna il passaggio dalla monarchia alla Repubblica e l’avvio del processo che porterà, nel 1948, all’entrata in vigore della Costituzione. In un’Italia uscita dalla guerra e dalla dittatura, fu un passaggio decisivo verso un sistema fondato sulla sovranità popolare e sul pluralismo democratico.
com.unica, 2 giugno 2025