Catherine Russell, direttore generale dell’UNICEF,  è intervenuta con una nota sulla tragedia avvenuta nella scuola di Uvalde, una cittadina nella parte sud ovest del Texas, dove sono stati uccisi 19 bambini e due maestre.

L’autore della strage è Salvador Rolando Ramos, diciotto anni compiuti da poco, che ha aperto il fuoco alla Robb elementary school di Uvalde, in Texas, dopo aver ferito gravemente la nonna. Ramos aveva frequento le elementari nell’istituto ed è stato ucciso dalla polizia. Non è ancora chiaro il movente di questa strage, ma quanto accaduto pone al centro del dibattito sui media americani il tema della sulla facilità con la quale è possibile comprare armi negli Stati Uniti. Secondo quanto riportato dal Washington Post il ragazzo aveva problemi di relazione evidenti secondo amici e parenti intervistati da Robert Klemko, Silvia Foster-Frau e Shawn Boburg, bullizzato alle elementari a causa di un disturbo del linguaggio.

Ecco il testo della dichiarazione:

“Ancora una volta, dei bambini sono stati attaccati e uccisi mentre frequentavano la scuola, l’unico luogo al di fuori delle loro case dove dovrebbero essere più al sicuro. Questa volta è successo a Uvalde, in Texas. 

Diciannove bambini, un insegnante e un membro del personale scolastico che ieri sono usciti per andare a scuola non torneranno mai a casa dalle loro famiglie. Molti altri bambini, insegnanti e personale scolastico che hanno assistito alla carneficina porteranno le cicatrici a livello emotivo e psicologico per il resto della loro vita. 

Ieri è successo in Texas. Dove accadrà la prossima volta? Quest’anno abbiamo già assistito a terribili attacchi alle scuole in Afghanistan, Ucraina, Stati Uniti e altrove. 

Tragedia dopo tragedia, sparatoria dopo sparatoria, giovane vita dopo giovane vita: quanti altri bambini moriranno prima che i leader del governo agiscano per tenere al sicuro i bambini e le loro scuole? Perché, finché non lo faranno, questi orrori continueranno”. 

com.unica, 26 maggio 2022