Il 9 marzo 1959 fece la sua prima apparizione nei negozi di giocattoli la bambola Barbie. Alta 29 centimetri, con un costume intero zebrato, la pelle chiarissima, occhi azzurri, i lunghi capelli neri legati in una coda alta e gli occhiali da sole, era una delle prime bambole con fattezze da donna. Ebbe un successo a dir poco clamoroso! Fabbricata in Giappone, solo nel primo anno di produzione, ne furono venduti 350.000 esemplari. Successivamente apparve quasi sempre in versione bionda. L’8 marzo 1974 venne prodotta per la prima volta a San Francisco la prima Barbie snodabile.

Vera e propria fashion doll, la bambola Barbie fu creata dalla Mattel, ispirandosi alla bambola tedesca Bild -Lilli, basata sul malizioso personaggio dei fumetti Lilli, creato da Reinhard Beuthien, per BILD Zeitung, un quotidiano tedesco. La bambola Bild-Lilli era realizzata in polistirolo, prodotta in due versioni, una bruna e una bionda, e aveva a disposizione un fornito guardaroba alla moda del 1950. Lanciata il 12 agosto 1955, cessò di essere prodotta nel 1964, quando la Mattel ne acquisì i diritti. Ruth ed Elliot Handler, cofondatori della casa Mattel, con l’aiuto dell’ingegnere Jack Ryan, rielaborarono l’idea della bambola Bild-Lilli e crearono la prima Barbie, a cui fu dato il nome della loro figlia Barbara.

La Barbie fu anche il primo giocattolo ad avere una strategia di mercato basata su una massiccia pubblicità televisiva, strategia che sarà adottata in seguito per tutti gli altri giocattoli prodotti. La Mattel accrebbe il mito della bambola Barbie, inventando una biografia per questa bambola- giovane donna, che fu chiamata Barbara Millicent Roberts e le fu creata intorno una famiglia e numerosi amici, che costituivano un sistema di personaggi e accessori da vendere a ragazzine e collezionisti: le sorelle Skipper, Stacie, Shelly, la cugina inglese Francie, il fidanzato storico Ken, il surfista Blaine, con cui ebbe un flirt. L’amica Midge, i membri della Heart Family, la chicana Teresa, gli afroamericani Christie e Steven (fidanzati fra loro), e Kayla, una ragazza giapponese. Tra gli amici di Barbie anche Julia, la prima bambola afroamericana della serie, e Becky, una ragazza disabile. Numerosi gli abiti per ogni occasione, gli accessori, le case di Barbie, i mobili, le macchine. E gli animali, 38 tra cani, gatti, cavalli, un cucciolo di leone, una zebra, un’orca. Tante le professioni svolte e le lingue parlate. E siccome la Barbie originale è troppo magra e può spingere all’anoressia, la Mattel attenta alle esigenze del pubblico ha prontamente creato una Barbie curvy, dalle linee più rotonde e morbide. Ma non mancano le versioni di Barbie molto alta o bassina, petite, per accontentare tutti.

Nel 2015 fu stimato che siano state vendute, a partire dal 1959, oltre un miliardo di Barbie in almeno 150 nazioni, con un ritmo di vendita pari a tre Barbie al secondo, come dichiarato dal portavoce della Mattel. Esistono più di 100.000 collezionisti della bambola Barbie, di cui il 90% sono donne intorno ai 40 anni, che arrivano ad acquistare anche 20 Barbiel’anno. La metà di loro spende anche 1000 dollari ogni anno per la loro collezione. La prima Barbie, nel 1959 costava 3 dollari. Quella stessa Barbie nel 2004 è stata venduta su e-Bay a più di 3000 dollari.

Per rilanciare i giocattoli tradizionali e renderli più competitivi di fronte ai tablets e agli smartphones, la Mattel nel 2015 ha presentato al ToyFair di New York “Hello Barbie”, la prima versione interattiva della celebre bambola adulta, in grado di sostenere un piccolo dialogo. Grazie a una piattaforma Cloud di riconoscimento vocale alla base del giocattolo, ideata dalla start-up americana Toy-Talk, Barbie si esprime attraverso un collegamento Internet wi-fi e un microfono. Le conversazioni sono semplici, ma le risposte calibrate, proprio grazie alla piattaforma, al tipo di richieste e agli interessi dell’interlocutore. La Mattel garantisce fin o a un’ora di conversazione grazie alla batteria interna ricaricabile. Tutto a misura di bambino, niente frasi che turbano o volgarità. “Hello Barbie” è stata lanciata sul mercato al prezzo di 75 dollari. Un giocattolo sicuramente di punta per risollevare il grosso calo delle vendite registrato dalla Mattel ma anche da altre case di giocattoli, come la Fisher Price, marchio dedicato ai bambini più piccoli. Tante le imitazioni e tante nuove versioni delle fashion dolls, come le Bratz, ma la mitica Barbie resta unica!

(Nadia Loreti/com.unica, 6 marzo 2017)