Il nuovo Codice dopo il correttivo 2024-2025: efficienza, equo compenso e digitalizzazione al centro del dibattito giuridico. Con intervista all’Avvocato Marco Mariani

Bari, 6 giugno 2025 – Palazzo Diana, sede del TAR Puglia: si è svolto oggi un importante convegno dal titolo “Il mercato degli appalti pubblici tra efficienza, sviluppo economico e tutela giurisdizionale”, promosso dalla Fondazione Luigi Einaudi, con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Bari, della Camera Amministrativa distrettuale degli Avvocati di Bari, e di ANCE Bari BAT.

L’evento ha rappresentato uno dei primi e più autorevoli momenti pubblici di riflessione sul Codice dei contratti pubblici così come modificato dal D.Lgs. 209/2024, il cosiddetto Correttivo 2025. Il convegno si è tenuto alla presenza di giuristi, avvocati, magistrati amministrativi e rappresentanti del mondo economico, in un clima di confronto autentico sulle nuove sfide della regolazione pubblica.

Tra saluti istituzionali e riflessioni giuridiche

A presiedere e concludere i lavori è stato Leonardo Spagnoletti, Presidente del TAR Puglia, i cui interventi hanno offerto una lettura lucida e ben strutturata delle principali questioni interpretative sollevate dal nuovo Codice. Senza indulgere in formalismi, Spagnoletti ha richiamato l’attenzione sul ruolo della giurisprudenza amministrativa nell’accompagnare l’attuazione della riforma, soffermandosi in particolare sul difficile equilibrio tra rapidità dell’azione amministrativa e garanzie di legalità e imparzialità. Il suo intervento ha fornito una cornice argomentativa utile per inquadrare, con realismo, le sfide applicative (soprattutto quelle legale alle sfide poste dall’intelligenza artificiale) che attendono stazioni appaltanti e operatori.

Gli interventi di apertura hanno visto la partecipazione di Salvatore D’Aluiso (Presidente COA Bari), Luigi D’Ambrosio (Presidente Camera Amministrativa Bari) e Nicola Bonerba (Presidente ANCE Bari e BAT), che hanno sottolineato la rilevanza delle riforme in corso per l’economia reale e per la certezza giuridica degli operatori.

A introdurre i lavori è stato l’Avv. Emilio Toma, in rappresentanza della Fondazione Luigi Einaudi, che ha contestualizzato il convegno all’interno di una riflessione più ampia sull’evoluzione del diritto dei contratti pubblici negli ultimi lustri, e raccomandando con pragmatismo al legislatore di interrompere la prassi di intervenire in modo costante e alluvionale su questa materia, che dunque non ha modo di sedimentarsi a

L’introduzione teorico-metodologica è stata affidata all’avv. Emilio Toma, in rappresentanza della Fondazione Luigi Einaudi, che ha richiamato il valore della cultura giuridica liberale nella regolazione dell’economia pubblica.

Tre interventi, tre prospettive complementari

Il cuore del convegno è stato rappresentato da tre relazioni tematiche, ciascuna dedicata a un diverso pilastro del nuovo Codice:

Gennaro Notarnicola, avvocato e consigliere dell’UNAA, ha esplorato il principio del risultato e la tensione tra efficienza amministrativa e tutela giurisdizionale, evidenziando come il nuovo Codice cerchi una sintesi ancora fragile tra performance e diritti.

Marco Mariani, avvocato e docente al Politecnico di Milano, si è soffermato sul tema dell’equo compenso nei servizi professionali, sottolineando come il correttivo 2024-2025 abbia segnato un cambio di paradigma nella disciplina degli incarichi intellettuali, recependo le istanze della legge 49/2023.

Marta Lorusso, avvocata esperta in diritto amministrativo, ha infine posto l’accento sulla sfida della digitalizzazione, mostrando come il nuovo sistema premiale e la gestione informativa integrata stiano ridefinendo la grammatica stessa degli appalti.

Durante l’incontro è stato anche presentato il volume collettaneo “La nuova disciplina dei contratti pubblici. Commento aggiornato al D.Lgs. 31 dicembre 2024, n. 209”, a cura di Brunella Bruno, Marco Mariani, ed Emilio Toma, edito da Giappichelli – 2025.
Il Presidente Spagnoletti e gli altri intervenuti hanno sottolineato che si tratta di un’opera che si candida a diventare un riferimento per studiosi, operatori e magistrati, e che restituisce con rigore il significato profondo delle innovazioni normative.


A margine del convegno abbiamo intervistato l’Avv. Prof. Marco Mariani, presidente della Commissione “Administrative and Regulatory Law” presso l’UIA-Unione Internazionale degli Avvocati.

D. Avvocato Mariani, il suo intervento ha toccato un tema molto sentito: l’equo compenso dei liberi professionisti. Perché è così centrale oggi?
R. Perché per troppo tempo si è dato per scontato che le prestazioni intellettuali – specie nella pubblica amministrazione – potessero essere regolate con il solo parametro del ribasso. Questo ha prodotto una svalutazione sistemica del lavoro professionale, in contrasto non solo con l’art. 36 della Costituzione, ma anche con le esigenze di efficienza: chi lavora senza un adeguato compenso non può garantire qualità e responsabilità. Il decreto correttivo ha il merito di rimettere il tema al centro dell’azione amministrativa.

D. Il nuovo Codice ha in parte recepito le istanze della legge 49/2023. È un punto di arrivo o un punto di partenza?
R. È un punto di partenza. Il Codice, all’art. 8 e all’art. 41, come integrato dal D.Lgs. 209/2024, introduce un principio generale: non sono ammesse prestazioni gratuite, ed anzi uno dei principi ispiratori è esplicitamente quello della corresponsione del giusto compenso. Ora però bisogna attuarlo seriamente. Le stazioni appaltanti devono abbandonare automatismi e costruire affidamenti realmente equi e trasparenti. E ANAC dovrà vigilare con rigore. Ci sono luci e ombre nella disciplina di dettaglio, ma i principi ispiratori sono adesso molto chiari e tutti gli attori del settore dei contratti pubblici devono convergere per attuarli concretamente.

D. Qual è, secondo lei, la sfida futura?
R. Fare in modo che il principio dell’equo compenso non resti una clausola di stile. Dovremo lavorare su prassi, cultura amministrativa e modelli di gara. Solo così l’innovazione normativa si si tradurrà in innovazione concreta.

L’Avvocato Marco Mariani

S.C./com.unica, 7 giugno 2025

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