Prosegue la campagna di sensibilizzazione sulla salute dei nostri mari. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra la Fondazione MEDSEA e la Fondazione statunitense Parley for the Oceans

Sabato, 20 luglio 2019, dalle ore 8.00 alle 12.00, sarà effettuata la pulizia del mare e della spiaggia di Rena Bianca. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra la Fondazione MEDSEA e la Fondazione statunitense Parley for the Oceans, che hanno unito le forze per la sfida comune di rimuovere i rifiuti di plastica lungo le coste del Mediterraneo e per aumentare la sensibilità di cittadini e operatori privati sulla fragilità degli ecosistemi marini e sulla necessità di preservarli. Il ritrovo dell’evento “Puliamo la spiaggia di Rena Bianca” è fissato alle 8.00 presso il Pedro’s Cafè. Testimonial della manifestazione è Egidio Trainito, fotografo naturalista di spicco e tra i maggiori esperti italiani del mondo marino.

L’invito è esteso a tutti: bagnanti, surfisti, snorkelisti, canoisti, adulti, giovani e bambini.
Per le parti di raccolta che avranno luogo a mare, sarà richiesta la preparazione fisica minima per poter svolgere l’attività di recupero rifiuti in sicurezza (verrà fatta firmare una liberatoria on line per prendere parte alle attività). Si tratta del secondo evento regionale, che si avvale del patrocinio di Comune di Olbia, Area Marina Protetta Tavolara Punta Coda Cavallo e Parco Nazionale Arcipelago La Maddalena.

Altri partner locali: Worldrise Onlus, Centro yoga quartochacra, Olbia SUP team, Canottieri Olbia, Kayak Olbia, Ichnos Paddling, Pedro’s Cafè.

Qualche numero. Il 95% dei rifiuti presenti in mare e nelle coste del Mediterraneo è costituito da plastica. In generale, nel Mediterraneo, l’accumulo di rifiuti di origine antropica come la plastica, il vetro, il legno, la gomma e residui vari costituisce ormai una vera e propria emergenza ambientale. Secondo l’indagine Beach Litter del 2017, sono stati trovati oltre 41mila rifiuti, per una media di 670 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia. La plastica si conferma il materiale più trovato (84% degli oggetti rinvenuti), seguita da vetro/ceramica (4,4%), metallo (4%), carta e cartone (3%).

Non solo le spiagge, anche i fondali della Sardegna, rischiano di essere soffocati dalla plastica: secondo la ricerca del biologo marino Andrea Alvito per conto dell’Università di Cagliari, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica britannica Waste management, intorno all’isola si contano 59 rifiuti per ogni chilometro quadrato.


Soggetto coordinatore evento: Mediterraenan Sea and Coast Foundation – MEDSEA

Fondazione no-profit, creata nel 2015 a Cagliari, con l’obiettivo di promuove la tutela degli ecosistemi marini e costieri e la protezione del patrimonio culturale del Mediterraneo, attraverso azioni e progetti che si ispirano ai principi dell’Approccio Eco-sistemico e della Gestione Integrata delle Zone Costiere della Convenzione di Barcellona.

Partner internazionale: Parley for the Oceans

È un network di professionisti multidisciplinari che realizzano progetti di sensibilizzazione sulla tutela del mare e sulla protezione delle specie marine.

com.unica, 19 luglio 2019