[ACCADDE OGGI]

giovani che oggi passano per le vie delle città italiane che recano il nome dell’Amba Alagi, la montagna etiope della regione del Tigrè, certamente si chiedono perché una strada italiana porta il nome di un monte dell’Etiopia. I meno giovani ricordano confusamente quanto un tempo si studiava a scuola e difficilmente riescono a ricordare il nome del maggiore Pietro Toselli. Ebbene, anche se è difficile trovare negli almanacchi di oggi quegli eventi, ACCADDE OGGI, vuole ricordare quei valorosi guerrieri che all’alba del 7 dicembre 1895 immolarono la loro vita per difendere la loro posizione e la loro bandiera su quella montagna arida e rocciosa che si chiama Amba Alagi.

Erano soprattutto indigeni del I e  IV battaglione del Regio Corpo delle Truppe Coloniali di Eritrea, formato da Ascari (i combattenti eritrei delle truppe coloniali italiane a cui è dedicata una mostra permanente nella città di Asmara), dalle famose “penne di falco” (i valorosi guerriglieri a cavallo che recavano sul “tarabush”, il fez, una penna di falco) e alcuni Zapatie’ (i carabinieri eritrei); in tutto, compresi una cinquantina  di italiani della II Batteria, 2300 uomini agli ordini del maggiore Toselli.

Questi uomini con alla testa il loro comandante ingaggiarono una feroce battaglia contro le truppe del Ras Menelik forte di 30000 uomini e con armamento notevolmente superiore che gli era stato fornito dalla Francia e dalla Russia, ma anche da contrabbandieri italiani. Fu una battaglia cruenta a cui nel corso dell’intera giornata gli italiani seppero tenere testa. Alla fine furono inevitabilmente sopraffatti con il pesante bilancio di 40 italiani uccisi, tra cui lo stesso comandante Toselli, e oltre 2000 indigeni delle truppe coloniali italiane massacrati.

Il maggiore Pietro Toselli volle restare fino alla fine con i suoi uomini offrendo il petto ai guerriglieri di Menelik che rimase colpito dal coraggio di questo italiano che non abbandonò i suoi commilitoni indigeni. Passati 50anni l’Amba Alagi assisterà ad un altro valoroso combattimento tra gli italiani, comprese le forze armate delle truppe coloniali, e gli inglesi nel corso della seconda guerra mondiale. Un Uomo porterà nel blasone il nome di quel monte: Amedeo Savoia Aosta Duca di Amba Alagi… ma questa è un’altra storia.

(Franco Seccia/com.unica 7 dicembre 2018)