In mostra le Ketubbot al Museo Ebraico di Roma

Da non perdere presso il Museo Ebraico di Roma, via Catalana (Tempio Maggiore) una mostra dedicata alle Ketubbot, che resterà aperta sino al prossimo 3 dicembre. L’esposizione è promossa e realizzata, in collaborazione con Poste Italiane, dall’Archivio Storico della Comunità ebraica capitolina. 

Le Ketubbot sono i contratti di matrimonio in pregiata pergamena di pecora, scritti a mano e decorati all’acquarello, risalenti ai secoli XVIII e XIX, dell’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma “Giancarlo Spizzichino” e del Museo Ebraico di Roma, la cui collezione è stata recentemente arricchita da un’importante donazione di una collezione di undici ketubbot conservate nella medesima famiglia da ben tre secoli. Sono esposte anche ketubbot decorate con i colori della bandiera francese risalenti al periodo della dominazione napoleonica a Roma e con i colori della bandiera italiana, databili al periodo dell’Emancipazione, quando con l’Unità d’Italia, e soprattutto con la fine del potere temporale dei Papi e l’abolizione definitiva del ghetto, gli ebrei romani furono finalmente equiparati agli altri loro concittadini. Splendida è la ketubbà romana del 1627 dell’Israel Museum di Gerusalemme che per la prima volta dopo quattro secoli rientra nella sua sede originaria di produzione.

L’esposizione è arricchita da immagini fotografiche di matrimoni d’epoca, documenti d’archivio, libri di preghiera e dalla ricostruzione di una chuppah, il baldacchino nuziale, che rappresenta la coabitazione della nuova coppia. La tradizione ebraica attribuisce al matrimonio una funzione centrale: è grazie a questo che si spezza la solitudine dell’uomo e si creano le premesse per la procreazione, primo esplicito compito della prima coppia umana. Nel matrimonio ebraico, che è un vero e proprio contratto tra i due sposi, riveste una particolare importanza la ketubbà, il documento con cui il marito si impegna a fornire alla moglie l’alimentazione, gli indumenti e le garantisce una somma di denaro in caso di divorzio e di vedovanza. 

(com.unica 26 ottobre 2017)