Kim Jong-un è il primo capo della Corea del Nord dalla Guerra di Corea del 1950-53 a varcare pacificamente la linea del 38° parallelo per stringere la mano al presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in, e parlare di “una nuova era di pace”. A Panmunjom, i due hanno camminato uno verso l’altro sorridendo, si sono fermati davanti al gradino di cemento che segna la Linea di demarcazione militare che spacca la Corea in due da 65 anni (Nyt). Kim ha fatto il grande passo superando il gradino della frontiera alle 9:30 del mattino ora coreana, le 2:30 di notte in Italia.

Il significato e gli obiettivi. Da questo primo incontro parte un processo di pacificazione tra le due Coree – porterà all’annuncio della fine della Guerra di Corea? – che deve anche favorire la fine delle ostilità tra Nord Corea e Stati Uniti. L’obiettivo di Kim sembra chiaro: presentarsi come leader ragionevole capace di dialogare, non solo di minacciare. Vuole garanzie di sopravvivenza. In cambio, ha già annunciato il congelamento dei test nucleari e missilistici. Ora si aspetta il faccia a faccia tra Kim e il presidente Donald Trump. “Auguriamo al popolo coreano ogni bene” – questo l’auspicio del capo della Casa Bianca. Che ha poi aggiunto: “Speriamo che i colloqui facciamo progressi verso un futuro di pace e prosperità per l’intera penisola coreana”. 

(com.unica, 27 aprile 2018)