I bianconeri si impongono 2-0 sull’Udinese con la doppietta di un super Dybala. La Lazio pareggia al 95′ a Cagliari con un gol di tacco di Immobile.

Lacrime e applausi, silenzio e dolore. Il ricordo struggente di Davide Astori dà un segno inconfondibile a questa giornata di campionato: il capitano della Fiorentina scomparso una settimana fa viene ricordato prima delle gare di campionato con un minuto di silenzio su tutti i campi, con i giocatori delle squadre abbracciati. Sulle maniche delle maglie di tutti i calciatori è stato stampato un messaggio: “Ciao Davide”. Lo stesso è stato fatto nelle partite di Serie B. Particolarmente significativa l’atmosfera di grande commozione che si è respirata in Fiorentina-Benevento, la gara di apertura delle 12.30: la sfida contro l’ultima in classifica viene fermata al minuto 13 per omaggiare la maglia  numero 13 del capitano viola. Poi la gara e i segni del destino: gol su assist del suo amico Saponara e testa vincente del 31 (stesse cifre di Astori all’incontrario), Vitor Hugo. La gara conta poco, il Benevento prova a pareggiare ma non ci riesce e rimane a 10 punti e a zero punti in trasferta.

Dybala ritorna irresistibile come a inizio stagione al momento giusto e segna una doppietta che permette alla Juventus di aver ragione dell’Udinese. Così, in virtù del pareggio nel posticipo del Napoli a San Siro con l’Inter, i bianconeri si portano a +1 con la possibilità di allungare mercoledì nel recupero con l’Atalanta. Pur priva di Mandzukic, Pjanic e Benatia, la squadra di Allegri prosegue il suo cammino come un carro armato. L’Udinese sembrava attrezzata per chiudere i varchi ma l’argentino inventa una punizione magistrale che si insacca alle spalle di Bizzarri. Poi Higuain sbaglia un rigore procurato da Dybala, che raddoppia su una triangolazione col Pipita. La Juve non perde più un colpo.

Segna il passo la Lazio pareggiando 2-2 a Cagliari grazie a una prodezza di tacco di Immobile al 95′ in una gara comunque avvelenata dalle polemiche per un presunto rigore non assegnato agli ospiti nel primo tempo. I padroni di casa due volte in vantaggio, prima con Pavoletti e nella ripresa con un penalty di Barella assegnato dopo una lunga visione al Var. Su autorete (di Ceppitelli) l’altro gol dei biacoazzurri del momentaneo 1-1. La Lazio è ora a -3 dalla Roma.

Nuova prova incolore del Bologna che subisce il gioco dell’Atalanta, ma Papu Gomez è impreciso e si mangia un paio di gol. Alla fine ci pensa De Roon, incappucciato per un infortunio alla testa, a trovare il varco giusto per una vittoria meritata che rilancia l’Atalanta nella corsa per l’Europa League.

In zona salvezza vola il Crotone travolgendo una deludente Sampdoria, mentre un punto per uno tra Sassuolo (che sbaglia un rigore) e la Spal. Ora ci sono cinque squadre (Verona, Crotone, Spal, Sassuolo e Chievo) in tre punti e si annuncia una volata al cardiopalmo. La squadra di Zenga in particolare approfitta dell’apatica prova della Sampdoria. I calabresi sanno che è un’occasione da non perdere e segnano tre gol in 30′.

Nel posticipo delle 18 il Milan è fortunato e centra il successo a Genova con un gol di André Silva al 94′. La vittoria sul Genoa consente così alla squadra di Gattuso di guadagnare punti preziosi sull’Inter e la Lazio per la zona Champions. Il Milan ha sempre cercato di fare la partita ma non è mai riuscito a creare seri pericoli alla porta di Perin, mentre il Genoa si è affidato soprattutto al gioco di rimessa. Sembrava insomma una partita destinata allo 0-0, almeno fino alla zampata decisiva di dell’attaccante portoghese che ha trova la deviazione vincente su un bel cross di Suso.

Per finire il big match delle 20,45 tra Inter e Napoli che si chiude sullo 0-0 come all’andata, un risultato che scontenta entrambe le squadre. La squadra di Spalletti punta tutto su difesa e contropiede e ha il merito di tenere a secco gli azzurri per la prima volta da tre mesi, ma alla fine non approfitta del mezzo passo falso della Lazio e resta quinta a un punto dalla zona Champions e a soli +4 sul Milan. Pesano maggiormente i punti persi nella corsa scudetto da Sarri, che mercoledì rischia di vedere scappare a +4 la Juventus nel recupero con l’Atalanta. Il possesso palla del Napoli è sterile e vengono confezionate pochissime palle gol. L’occasione più nitida alla fine la costruisce l’Inter con Skriniar che di testa colpisce un palo da distanza ravvicinata. 

Risultati

Roma – Torino 3 – 0

Verona – Chievo 1 – 0

Fiorentina – Benevento 1 – 0

Bologna – Atalanta 0 – 1

Cagliari – Lazio 2 – 2

Crotone – Sampdoria 4 – 1

Sassuolo – Spal 1 – 1

Juve – Udinese 2 – 0

Genoa – Milan 0 – 1

Inter – Napoli 0 – 0

Classifica

(com.unica, 12 marzo 2018)