[ACCADDE OGGI]

Sulle ceneri dell’Agenzia di stampa Stefani, nasce il 15 gennaio 1945 l’ANSA -Agenzia Nazionale Stampa Associata. L’Italia viveva gli ultimi mesi di guerra e l’agenzia Stefani continuava il suo lavoro al Nord diffondendo notiziari che chiaramente risentivano dello stretto controllo delle autorità governative della Repubblica Sociale Italiana. Al Sud invece, e nonostante che sulla carta fosse operante il governo Badoglio espressione del Regno del Sud, le notizie venivano diffuse e gestite dalla NNU-Notizie Nazioni Unite sotto lo stretto controllo delle autorità alleate di occupazione.

È a questo punto che partì l’iniziativa dei principali partiti della Resistenza che diedero incarico ai responsabili amministrativi dei giornali “Il Popolo” (DC), l’ “Avanti” (PSI) e “l’Unità” (PCI) di dare vita ad una nuova agenzia di stampa. Dopo l’ok degli alleati decollò l’Ansa associando, inizialmente, le restanti testate giornalistiche che facevano riferimento alle forze della Resistenza: “L’Italia libera” del partito d’Azione, “la Voce Repubblicana” del partito Repubblicano e “il Risorgimento Liberale” del partito Liberale.

La “Stefani” cessò di esistere con la fine della guerra e la caduta del governo fascista. Era stata sempre al servizio del governo fin dalla sua fondazione nel 1853, voluta e finanziata dallo stesso Camillo Benso Cavour. L’ANSA nacque per volere e con i soldi dei vincitori al servizio dell’Italia repubblicana nata dalla Resistenza. Oggi è la quinta agenzia di stampa al mondo dopo le americane Associated Press e United Press, la britannica Reuters, la francese France Press e prima della russa Tass.

(Franco Seccia/com.unica, 15 gennaio 2020)