[ACCADDE OGGI]

Gennaro o Gianuario o anche Genuario. Nelle altre lingue è Chenaro o Kenari, o ancora Gener o Janvier, ma è anche Januarius, o Gennaru, oppure Ionawr a seconda delle diverse latitudini. Ma è sempre e solamente Lui, Gennaro Vescovo di Benevento martirizzato a Pozzuoli il 19 settembre 305.

Oggi è grande festa a Napoli la città che da secoli lo ha scelto come santo patrono e protettore. Il Duomo del capoluogo campano che custodisce un immenso tesoro cumulato dal santo nel corso dei secoli per grazie e devozioni, sarà addobbato a festa e come da tradizione vedrà la sfilata di popolane che in maniera pittoresca e familiare chiederanno al santo, naturalmente alla statua che lo rappresenta, di sbrigarsi a sciogliere il suo sangue contenuto in un’ampolla che il cardinale arcivescovo di Napoli rispettosamente manovra perché San Gennaro compia il “miracolo”. Non mancano coloro che, e non solo fedeli e credenti, sono disposti a testimoniare che tutte le volte che il sangue non si è sciolto e il “miracolo” non si è compiuto gravi e inenarrabili sciagure si sono riversate su Napoli e sui napoletani.

È festa grande per il santo a cui anche grandi attori nell’arco del tempo si sono rivolti e raccomandati – tutti ricordiamo il grande Totò che gli si rivolse masticando una specie di russo nell’allora Berlino est, o il magnifico Manfredi che pretendeva di ricevere un segno dal “facciagialluto” (appellativo affibbiato al santo a causa del colore della statua di bronzo) per soffiargli il tesoro, o ancora l’impareggiabile Troisi che colloquiava con il santo chiamandolo affettuosamente “gennari” – ; oggi, dicevamo, è grande festa anche a New York, forse la più grande festa statunitense dai colori Italoamericani. Le strade del Bronx di quella che un’epoca era la Little Italy saranno chiuse al traffico e vedranno sfilare carri e suoni in onore di San Gennaro. Non mancheranno, come ogni anno artisti e gente comune che da Napoli e dall’Italia varcheranno l’oceano per ingraziarsi il santo e soprattutto i dollari che la processione cumulera’. Ma soprattutto saranno presenti politici americani che nell’imminenza delle elezioni presidenziali hanno particolare attenzione per la grande comunità di origine italiana.

(Franco Seccia/com.unica, 19 settembre 2020)