Il presidente del Consiglio, intervistato da Mario Calabresi alla Repubblica delle Idee, si è augurato che nelle prossime settimane il Parlamento approvi lo Ius soli per concedere la cittadinanza italiana ai bambini nati e cresciuti nel nostro Paese prima dei 18 anni. E il ministro dell’Interno Marco Minniti ha confermato l’equazione integrazione uguale sicurezza:  “Su questo tema dello ius soli si gioca un tema cruciale. Si gioca la partita dell’immigrazione. C’è chi dice immigrazione è uguale a terrorismo, ma è un’equazione che è sbagliata. C’è invece un rapporto tra terrorismo e integrazione. Un paese ben integrato è un paese più sicuro”. Un invito ad approvare la legge è arrivato dal presidente della commissione Esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini: “Il nostro paese invece di andare avanti torna indietro ed emerge la barbarie di chi sull’immigrazione vuole fare campagna elettorale. Mi appello prima ancora che all’umanità all’intelligenza. La parte più illuminata del centrodestra non segua i boati”.  Appoggio al Ius soli anche da parte della Chiesa: il direttore della Fondazione Migrantes della Cei e arcivescovo di Ferrara Monsignor Perego considera il provvedimento “uno strumento che migliorerebbero la vita nelle nostre città, favorendo inclusione e partecipazione”.

Dal fronte dell’opposizione Beppe Grillo sul suo blog definisce il disegno di legge un “pastrocchio”, che invece dovrebbe essere prima discusso con gli altri membri Ue. Gli argomenti sono gli stessi della Lega: “non si fa nulla per dare una mano alle famiglie italiane che si trovano in grande difficoltà economica” dice il comico genovese. E lo stesso Salvini annuncia già di voler raccogliere le firme per un referendum abrogativo se lo Ius soli dovesse essere approvato.

(com.unica, 18 giugno 2017)