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A un tedesco, all’attore Emil Jannings quale miglior attore protagonista per il film Crepuscolo di gloria, il primo premio Academy Awards, più noto come Premio Oscar, assegnato il 16 maggio 1929 a Los Angeles. La cerimonia molto spartana e senza clamore mediatico fu condotta da William C. de Mille il fratello maggiore del più noto regista Cecil B. De Mille.

Non era ancora l’epoca delle notti introdotte dai chilometrici red carpet e dalle sfavillanti passerelle delle grandi star. L’America stava per entrare nel buio della grande depressione che travolgerà l’economia mondiale portando miseria e disoccupazione. Eppure, nonostante quella paurosa crisi, l’industria del cinema hollywoodiano conobbe pochi momenti di stasi perché i botteghini delle sale furono letteralmente presi d’assalto da un pubblico che cercava nelle pellicole di celluloide lo svago e il sogno di momenti migliori.

Del resto questo è il Cinema, la settima arte della finzione che se è fatta bene merita premi e riconoscimenti a cui, naturalmente, non restano indifferenti soldi e produzioni che fanno del cinema una delle maggiori industrie del mercato. Se ne accorse lo stesso Roosevelt che con il “new deal” puntò molto sulle attività cinematografiche.

Ma il cinema è anche un formidabile strumento di propaganda e qualcuno in Italia lo definì “l’arma più forte dello stato” puntando molto sul suo ampliamento, creando città intere per gli studi di posa e istituendo mostre e premi come Venezia che giungerà comunque tre anni dopo la statuetta dell’Oscar americano.

(Franco Seccia/com.unica 16 maggio 2020)