Con il 66% delle preferenze il 39enne candidato centrista vince il ballottaggio contro Marine Le Pen (33,94%). Il risultato accolto favorevolmente dai mercati e dalle cancellerie europee. 

Emmanuel Macron, 39 anni, è il nuovo presidente francese: è il più giovane e quello con un’esperienza politica più breve rispetto ai suoi predecessori. Al ballottaggio ha superato la candidata del Front National Marine Le Pen con il 66% delle preferenze. Ma è record di astensionisti (25,3%) e schede bianche o nulle, 12% dei votanti. “Mi batterò contro le divisioni che minano il Paese” – ha detto Macron subito dopo la vittoria. “Difenderò la Francia e difenderò l’Europa”. Ma riguardo alle legislative di giugno, pronostica un sondaggio pubblicato da Le Figaro, un elettore su due si aspetta che il nuovo presidente non avrà una maggioranza per governare. E poi, rivolgendo un pensiero alla sua avversaria ha detto: “non fischiate, hanno espresso, una rabbia e una collera, va ascoltata… Farò di tutto affinché nei prossimi anni non ci sia nessun motivo per votare per gli estremi”. “La Francia e il mondo si aspettano da noi la difesa dello spirito dei Lumi, ovunque”. “Vi servirò in nome del nostro motto: Libertà, Eguaglianza, Fraternità, vi servirò sulla base della fiducia che mi avete attribuito, vi servirò con amore, viva la Repubblica, viva la Francia”, ha concluso così Macron il suo discorso. 

Con 11 milioni di voti al secondo turno, il risultato della candidata di estrema destra Marine Le Pen è comunque un dato politico non trascurabile (ha ottenuto il doppio dei voti conquistati da suo padre nel 2002), anche se la leader del FN ha annunciato una profonda trasformazione del partito, a cominciare dal nome. “Lavorerò per raccogliere ancora più persone tra coloro che vogliono scegliere la Francia” ha detto ai suoi sostenitori dopo aver appreso i risultati del ballottaggio ed aver telefonato a Macron per gli auguri di rito.

Come ci si poteva aspettare la vittoria di Macron è stata accolta favorevolmente dai mercati. L’euro è in rialzo e la Borsa di Tokyo ha aperto le contrattazioni in territorio positivo . Segnali positivi arrivano anche dagli Stati Uniti. Ma la “festa” per i Btp, scrive il Sole 24 Ore, potrebbe durare poco. Nonostante siano state allontanate le nubi più minacciose legate a una possibile affermazione del Front National antieuropeo, molte incognite attendono ancora risposta. Incognite legate in gran parte a quel malessere all’origine delle spinte ‘populiste’ che permane in gran parte dei paesi europei, soprattutto in quelle ampie fette di popolazione che si sentono escluse da una globalizzazione sempre più spinta e che hanno pagato il costo più alto della crisi economica. Una sfida molto difficile per Macron e che potrà essere affrontata nel modo migliore solo se il nuovo presidente sarà capace di contribuire ad allentare l’egemonia tedesca provando a ricostruire quell’asse franco-tedesco entrato in crisi durante la presidenza di Hollande e allo stesso tempo disegnare un futuro contraddistinto da una maggiore elasticità finanziaria necessaria per avviare una politica economica più espansiva.

(com.unica, 8 maggio 2017)